Esperienza, concretezza e Cagliari. Venerdì, all’Ufficio Turistico di Tempio Pausania, si è tenuta un’affollata presentazione dei candidati di Tempio Rinasce, lista capitanata dal candidato sindaco, Andrea Biancareddu.
Candidato nelle fila dell’UDC alle scorse elezioni regionali, Biancareddu nonostante il pieno di voti a Tempio ha visto sfumare beffardamente Viale Trento a causa di una legge elettorale dal suo stesso colore politico avallata. Avvocato, classe ’66, politico di lungo corso, fin dal 1990 nel consiglio comunale tempiese. Figura totalizzante nella squadra dei 15 consiglieri, compatti dietro un candidato di peso definito dai suoi come unico uomo che possa risollevare Tempio. Gli stessi si sono mostrati più volte grati della chiamata a far parte del progetto. Rispetto Balata, meno squadra e più uomo solo al comando, come sottolineato da alcuni candidati in merito all’assenza di elezioni primarie. Per Biancareddu, invece, compattezza da ben prima le elezioni e idee molto chiare, nei confronti di tristezza, litigiosità e scontri del centrosinistra. Una capacità di governo rimarcata pacchianamente nell’introduzione, con i doverosi ringraziamenti ai sostenitori e uno strale verso coloro che non lo sono ma, in quanto presenti, potrebbero apprendere come governare una città.
Alcuni volti nuovi in assoluto e alcune novità di schieramento, Tempio Rinasce, infatti, si pone secondo Biancareddu come una sintesi trasversale tra esperienza e nuove idee che confluiscono nella figura dell’avvocato tempiese. A conferma della bontà del progetto, secondo il candidato, l’aver risposto all’invito ben quattro uscenti dell’amministrazione Frediani, tra cui un ex assessore definitosi defenestrato. Esperienza, affidabilità e il classico “politica dei fatti“, queste le parole d’ordine della presentazione che punta parecchio su quanto la città abbia ricevuto da Cagliari, ritenendo pressoché totale il rapporto causale a beneficio della città in capo all’ex onorevole dell’UDC. Proprio sui candidati dell’ex amministrazione Frediani, Biancareddu rimarca come punto a proprio favore la composizione sul territorio di Tempio Rinasce. Le frazioni (Nuchis, Bassacutena e San Pasquale) risultano avere una rappresentanza, contrariamente alla lista di Balata.
Per la rinascita di Tempio, i fatti, non filosofie che vengono volentieri lasciate ad altri. Pragmatismo espresso da un programma semplice e applicabile, senza necessità di prevedere un “libro dei sogni” perché, come ricorda Biancareddu, il programma può valere sino ad un certo punto, ma spostano gli equilibri affidabilità e capacità di chi se ne fa portatore. In questo Biancareddu rivendica una capacità di governo superiore e dei paletti: il pediatra è un mestiere, il politico è un altro.
Sicurezza e risparmio energetico. Biancareddu individua la necessità di efficientamento energetico di Tempio e l’installazione, contestuale alla nuova illuminazione pubblica, di un sistema di video sorveglianza. L’operazione, secondo Biancareddu, si caratterizza per una garanzia fideiussoria che comporta un costo zero per il Comune e persino un avanzo positivo per lo stesso (derivante dal risparmio ottenuto grazie al nuovo sistema di illuminazione). Presumibilmente, si tratta del meccanismo della Energy Service Company (cd ESCo) e dell’FTT (Finanziamento Tramite Terzi). Non sono stati però forniti ulteriori dettagli sull’eventuale operazione.
Due volte Assessore regionale (Enti Locali con il governo Pili, e all’Ambiente, con Cappellacci), all’interno dell’inchiesta per peculato sui fondi ai gruppi e con una condanna ad un anno in via definitiva per l’inusuale reato di usurpazione di funzioni pubbliche. Tra il 2006 e 2007, per circa sei mesi, occupò illegittimamente uno scranno a Cagliari secondo la Corte di Cassazione che l’aveva dichiarato decaduto. Giacomo Spissu venne assolto dall’imputazione di abuso d’ufficio per non aver sollevato Biancareddu in quanto, secondo i giudici, seguì le dovute procedure con la giunta per elezioni, nell’ambito della carica ricoperta nella ZIR e la legittimità del consigliere olbiese Lai ad esercitare le proprie funzioni di eletto.
Non potendo diversamente, Biancareddu guarda a Sassari. Tra le linee programmatiche di Tempio Rinasce, si orientano verso il nord-ovest della Sardegna infrastrutture (strategico il completamento dell’ultimo tratto della Tempio-Sassari) e la difesa dell’ospedale Paolo Dettori. Biancareddu è deciso sulla questione sanità, “senza se e senza ma, con ogni mezzo necessario” il presidio non si tocca. Toni forti, che per ad altre formazioni politiche costerebbero scorni con la giustizia, probabilmente per occupare il campo del dibattito politico consapevole del fatto che Cagliari ha messo nel mirino il Paolo Dettori con Ugo Cappellacci e l’UDC sfiorava la doppia cifra. Per questo la scelta è netta: Biancareddu vedrebbe bene di scavalcare i problemi con l’area olbiese promuovendo una nuova geografia sociosanitaria del nord Sardegna, con l’area dell’Alta Gallura e zone limitrofe che, nell’idea di Tempio Rinasce, confluirebbe nell’ASL di Sassari.
Situazione intricata quella della sanità. Del Punto Nascite, Balata non fa colpevolmente una chimera, data l’attualità del tema in questo mandato regionale. Biancareddu, dal canto suo, ammette, senza opposizione politica contro il governo italiano, il vincolo esterno delle 500 nascite l’anno per presidio, rassicurando sull’ennesima deroga che potrebbe concedere Cagliari. In realtà, complice l’affare Qatar e le enormi deroghe concesse nel regime di spesa a livello statale, un ulteriore allentamento sulle 350 nascite non pare rientrare nel centralismo della Ministra Lorenzin e nell’orientamento di Arru. La sanità non esenta da rischi alcun candidato. Biancareddu chiede una cardiologia h/24, contro la terapia intensiva in pronto soccorso di Balata. La Cardiologia è, così, tasto dolente anche per il centrosinistra. Per Biancareddu è da ritenere impossibile e per il centrosinistra italiano in Sardegna è argomento spinoso; recentemente, doccia gelata del commissario Tecleme per la cardiologia h/24 che evapora dopo le promesse dell’Assessore Arru.
Altro punto, Abbanoa e l’incompiuta di Lu Pagghjolu. Precisando l’obbligatorietà della permanenza in Abbanoa, Tempio Rinasce prevede una forte opposizione al gestore per vedere rispettati impegni e diritti degli utenti. Sul finanziamento per il collegamento dell’invaso alla rete cittadina, auspicato da Biancareddu, si è già espresso Maninchedda nei mesi passati, facendo riferimento al recupero dei residui passivi della ZIR (più ulteriori e non meglio precisate risorse) maturati proprio per gli anni in cui il governo regionale era in mano al centrosinistra italiano. Ma, nella ZIR Biancareddu incideva parecchio, come testimonia il caso dell’usurpazione.
Illustrando, infine, le doppie preferenze di genere, la propaganda prende il posto della didattica e, circa le modalità di voto uomo-donna–donna-uomo, si raccomanda di non confondere nell’abbinamento donna-donna e uomo-uomo. “Perché qui i matrimoni gay sono vietati“. Forse, una maldestra strizzata d’occhio all’elettorato cattolico più intransigente.
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