Affermazioni e contenuti piuttosto pesanti nella delibera n. 30 del 2014 del CO.CE.R. Il Consiglio Centrale di Rappresentanza, sezione Esercito, usa parole difficilmente decifrabili in riferimento (“Visto”) a normalissimi fatti politici che hanno riguardato la Sardegna nelle ultime settimane: il dibattito sui Poligoni militari.
La delibera richiama avvenimenti come articoli di stampa, dichiarazioni di politici, manifestazioni in programma, dibattito in generale. Si nota che queste normali e difficili pratiche democratiche non siano ben gradite alla Difesa italiana e alle organizzazioni sindacali dei vari apparati che la costituiscono.
Politicamente queste poche righe potrebbero avere ripercussioni gravissime, perché segnano un confine mai raggiunto prima e che contribuisce a gettare benzina sul fuoco nella normale e giusta attività politica e di fermento della società che segna, oggi più che mai, la Sardegna tutta.
Per l’occasione l’inquinamento a Teulada derivante dalle esercitazioni sarebbe “presunto“; in pratica si ritorna di colpo indietro di almeno 15 anni, quando ancora la Difesa poteva tranquillamente dichiarare che non vi fosse alcuna attività inquinante ed era esattamente quello il motivo perché non si ha traccia di bonifiche eseguite lungo decenni di bombardamenti.
Dato il tono della delibera, il conclusivo “ogni azione utile tesa a tutelare il personale militare” lascia perplessi. Allo stesso modo, si constata come l’Esercito italiano mostri del disagio nei confronti di due testate giornalistiche che non mostrano certo posizioni politiche radicali o esprimono ingiurie e minacce verso la Difesa e le autorità italiane. Il Fronte Indipendentista Unidu in comunicato evidenzia che, dati i toni del CO.CE.R, il richiamo alla tutela del personale militare con ogni azione utile si mostra ancor più inquietante.
Probabilmente, dopo anni, è sempre più difficile negare o sterilizzare richieste e rivendicazioni pienamente legittime.