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Tempio Pausania. Biancareddu, primo Consiglio: distensione, formalità e commissione elettorale

giunta bSi è tenuto ieri 16 giugno il primo Consiglio comunale tempiese con il neoeletto sindaco Andrea Biancareddu. Assemblea con passaggi formali, come il giuramento prestato dal Sindaco, la presentazione ufficiale della Giunta e la proclamazione dei consiglieri eletti, con vari interventi di ringraziamento e propositi amministrativi. Il vicesindaco, Anna Paola Aisoni, auspica ad una collaborazione e coesione tra maggioranza e minoranza su temi forti che saranno vere e proprie “guerre da affrontare“, augurandosi che gli eletti tengano “separati il confronto politico dallo scontro personale“. L’aria, come prevedibile, è proprio quella della distensione post campagna elettorale, con Balata che parla da capogruppo di un’azione politica da “minoranza e non di opposizione” e Biancareddu che prospetta un governo da “sindaco di tutti” richiamando forte unità su temi cruciali per il futuro della città. Sulla stessa linea distensiva l’Assessore Quargnenti che sottolinea e rende merito del lavoro svolto al suo predecessore, oggi consigliere di minoranza, Antonio Addis, augurandosi di proseguire con profitto sul solco del lavoro svolto e tracciato nei cinque anni precedenti.

Biancareddu mantiene la competenza al Bilancio, salvo la possibile delega a breve giro di posta (non sono state infatti assegnate deleghe minori nel corso dell’Assemblea) per la quale al momento non ci sono indicazioni più precise. Inoltre, sono stati designati dal Consiglio i componenti (due alla maggioranza e uno alla minoranza) della commissione elettorale, sia effettivi che supplenti. Nel primo caso: Franco Marotto, Sergio Pala e Monica Liguori (minoranza). Per i supplenti: Tato Usai, Daniela Lattuneddu e Daniela Campra (minoranza).

Prossimo Consiglio comunale a data da destinarsi.

Giunta comunale

  • Andrea Biancareddu: Sindaco, Bilancio e Presidente Consiglio comunale;
  • Anna Paola Aisoni: Lavori pubblici, Urbanistica ed Edilizia Privata (vicesindaco);
  • Alessandra Amic: Servizi Sociali, Dinamiche della Famiglia, Politiche Comunitarie e Giovanili;
  • Francesco Quargnenti: Ambiente, Polizia locale, Protezione civile, Sicurezza e Viabilità urbana e rurale;
  • Gianni Addis: Turismo, Sport, Spettacolo, Cultura, Pubblica Istruzione, Commercio, Industria, Artigianato e Personale;

Consiglieri di maggioranza

  • Anna Paola Aisoni
  • Giovanni Antonio Addis (noto Gianni)
  • Francesco Quargnenti
  • Alessandra Amic
  • Francesco Marotto (capogruppo)
  • Giuseppe Pirinu
  • Daniela Lattuneddu
  • Giuseppe Marco Roberto Usai (noto Tato)
  • Sergio Pala
  • Aurora Careddu
  • Massimiliano Pirrigheddu

Consiglieri di minoranza

  • Antonio Balata (capogruppo)
  • Antonio Addis
  • Monica Liguori
  • Daniela Campra
  • Sebastiana  Carta

Tèmpiu. Alga: silviziu panni igiènichi

Logo_quadrato_AI_pngComu annunziatu illi chiti passati, in Tèmpiu Pausania, tra li nuitai di la gistioni di lu silviziu pa l’alga da palti di lu gistori nou (Ambiente Italia) è privistu chi l’indiffarenziatu ‘enarà accoltu una sola ‘olta la chita; chistu pa cilcà di privinè cumpultamenti oppoltunisti da palti di li zittadini chi abbassani l’accolta diffaranziata, smannendi li costi di cunfirimentu in muntinagghju e la cunsighenti inettitudini di lu silviziu. Chistu, parò, cumpolta illu matessi momentu difficultai a famili e strutturi undi vi siani isvàliti, anziani e steddi minori. Pa chistu muttiu, comu annunziatu da Ambiente Italia, veni privistu un silviziu apposta pa l’accolta più frecuenti di li panni igiènichi. Pa pudè aè chistu silviziu è nizissariu sighì l’infulmazioni di lu mòdulu di dummanda pripparatu da lu Silviziu Frabbichi Priati e Ambienti. Lu mòdulu in autociltificazioni andarà lacatu a l’Uffiziu Protocollo di lu Comuni gaddhuresu.

Tempio. Rifiuti: servizio panni igienici

Come annunciato nelle scorse settimane, tra le novità del servizio di gestione rifiuti da parte del nuovo gestore (Ambiente Italia) è previsto un unico ritiro settimanale del residuo secco; questo al fine di prevenire comportamenti opportunistici da parte dei cittadini che riducono la frazione differenziata, incrementando i costi di conferimento in discarica e l’inefficienza del servizio. Tuttavia, questa previsione al contempo crea forti disagi a famiglie e strutture nelle quali sono presenti disabili, anziani o bambini. A tal proposito, come annunciato da Ambiente Italia, è previsto un servizio dedicato per la raccolta supplementare dei panni igienici. Per usufruire del servizio è necessario attenersi alle istruzioni contenute nel modulo di richiesta predisposto dal Servizio Edilizia Privata e Ambiente. Il modulo in autocertificazione andrà consegnato presso l’Ufficio Protolollo del Comune gallurese.               http://www.comune.tempiopausania.ot.it/attachments/article/2698/richiesta%20ritiro%20panni.pdf

http://www.ilminuto.info/2015/06/tempio-rifiuti-servizio-panni-igienici/

Tempio Pausania. Biancareddu assegna deleghe assessoriali. Il 16 primo Consiglio

Andrea-BiancaredduDopo l’insediamento in Comune dell’ex Assessore regionale e neosindaco di Tempio Pausania, Andrea Biancareddu ha proceduto all’attribuzione delle deleghe assessoriali, secondo gli accordi di Tempio Rinasce, tra i quattro candidati più votati. Dunque, in primo piano, Anna Paola Aisoni, ingegnere, la più votata in assoluto con oltre 1300 preferenze, come da prassi diventa vicesindaco e si occuperà di Urbanistica, Lavori Pubblici ed Edilizia Privata. A Gianni Addis, come prevedibile, vanno Sport, Spettacoli, Turismo e Cultura, deleghe alle quali si aggiungono rispetto al passato Pubblica Istruzione, Commercio, Industria, Artigianato e Personale. Passaggio delicato per l’avvocato Alessandra Amic, uno dei volti nuovi di questo rinnovo del Consiglio, alla quale va l’Assessorato dell’ex vicesindaco Gianni Monteduro. Si occuperà di Servizi Sociali, Dinamiche della Famiglia, Politiche comunitarie e giovanili.

Infine, i due candidati a sindaco nel centrodestra tempiese nel 2010, riunificazione decisiva per la vittoria su Balata; a Francesco Quargnenti vanno Polizia Locale, Protezione Civile, Viabilità e Patrimonio, mentre Franco Marotto sarà il nuovo capogruppo di maggioranza.

Alla prima tornata di incarichi seguirà, come annunciato da Biancareddu, l’attribuzione di “deleghe minori”. Non trapelano nomi dei futuri delegati in materie come agricoltura, arredo urbano e frazioni, ma in quest’ultimo caso pare scontato l’incarico ad Aurora Careddu di Nuchis.  Al momento rimane in capo a Biancareddu Bilancio e Programmazione dell’assessore uscente, nonché segretario cittadino del PD, Mario Addis, uno dei grandi bocciati nel centrosinistra in questa tornata elettorale.

Per la composizione definitiva delle deleghe di governo, primo Consiglio comunale, martedì 16 giugno, dove gli eletti verranno convalidati e l’eletto sindaco presterà giuramento.

Tempio. Elezioni: astensione premia Biancareddu e inchioda Balata. Dirigenza PD fuori dal consiglio tempiese

Andrea Biancareddu, nuovo sindaco di Tempio Pausania
Andrea Biancareddu, nuovo sindaco di Tempio Pausania

È  Andrea Biancareddu, due volte Assessore regionale, il nuovo sindaco di Tempio Pausania. Biancareddu (Tempio Rinasce) stravince sul candidato del centrosinistra staccando con oltre 13 punti percentuali il pediatra Antonio Balata, alla guida della lista Tempio Libera e Democratica.

Elezioni caratterizzate da un’affluenza in netto calo, 8416 votanti per un emblematico 68,5% con quasi nove punti in meno rispetto alle amministrative 2010 (76,8%). Astensione non arginata dal possibile voto “di protesta” a beneficio degli altri candidati: Nino Vargiu, per il Movimento Cinque Stelle (5,7%), e Salvatore Sassu, con Unione Democratica per Tempio (3,7%).

Biancareddu stacca di oltre 1100 consensi Balata, incrementando le 2355 preferenze personali delle regionali del 2014 da candidato per l’UDC; numeri non sufficienti per l’ennesima legislatura in Viale Trento ma decisivi alle comunali come granitica base di partenza. Elezioni contraddistinte dal leitmotiv del peso cagliaritano e romano eventualmente esercitabile; da un lato, le svariate legislature di Biancareddu e il suo peso a Cagliari, dall’altro, l’allineamento con l’attuale governo di centrosinistra e “il domani” di Pigliaru da cominciare anche a Tempio. Al netto della pesante astensione, tra le due opzioni una sonora bocciatura per la parte “Dem” di Tempio Libera e Democratica – prevedibile visti gli esiti disastrosi per la dirigenza PD alle primarie cittadine – e ad una competizione impostata su un piano speculare a quello di Biancareddu: l’effetto traino del governo di livello superiore. Le visite dell’esecutivo Pigliaru e dei vertici PD (da Luigi Arru, Paolo Maninchedda e il Partito dei Sardi, passando per Raffaele Paci, il parlamentare Silvio Lai e il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau) si sono rivelate un’arma ad unico taglio. Un harakiri politico al quale si aggiunge la più volte richiamata continuità con il centrosinistra dell’uscente Frediani. Mentre i “civici” di centrosinistra registrano ottimi risultati, la dirigenza del Partito Democratico, che esprimeva cinque candidati nella lista a sostegno di Antonio Balata, è clamorosamente fuori dal consiglio comunale tempiese.

Tempio Pausania.Elezioni: resoconto e appunti confronto elettorale Teatro Giordo

teatro giordo candidatiSi è tenuto lo scorso 20 maggio 2015, presso il Teatro Giordo, il confronto tra i quattro candidati sindaco per le imminenti elezioni amministrative di Tempio Pausania: Antonio Balata per Tempio Libera, Salvatore Sassu per Unione Democratica per Tempio, Nino Vargiu per il Movimento 5 Stelle e Andrea Biancareddu, con la lista Tempio Rinasce.

L’evento, organizzato dal comitato civico “Essere Cittadini, ha goduto di una grande partecipazione popolare con circa 500 persone. Moderatore dell’evento il presidente del Comitato, Paolo Sanna, e due giornalisti (Vito Fiori per l’Unione Sarda e Giampaolo Meloni per la Nuova Sardegna). Una volta illustrata l’attività e gli scopi sociali perseguiti dall’organizzazione, sono state presentate le modalità di svolgimento del confronto, ad ognuno dei candidati sarebbero spettati cinque minuti per illustrare le rispettive linee programmatiche.

Apre Antonio Balata sottolineando, in primis, il distacco che la lista da lui capitanata ha da qualsivoglia schieramento politico tradizionale, evidenziando quindi, sia la trasversalità che contraddistingue il suo gruppo sia la capacità di creare coesione tra soggetti appartenenti a vari partiti. Da qui, delle due l’una. O Tempio Libera e Democratica è un forza civica distaccata da poteri partitici preesistenti o Tempio Libera e Democratica è un gruppo di coesione tra vari soggetti appartenenti ai gruppi politici tradizionali. Quest’ultima ipotesi rifletterebbe, tra l’altro, il percorso che ha portato Pigliaru al governo della Ras, una dinamica questa più volte richiamata in campagna elettorale con buoni auspici in vista del 31 maggio. Antonio Balata prosegue rimarcando l’alto profilo democratico del suo gruppo, con l’esempio delle “primarie aperte di coalizione” (aperte a tutti gli aventi diritto), fortemente volute affinchè i cittadini tempiesi potessero partecipare all’intero processo democratico, esprimendo la loro preferenza tra lo stesso Balata e Mario Addis, segretario cittadino del Partito Democratico e Assessore al Bilancio uscente al centro lo scorso anno di aspre polemiche sulla questione TASI. Richiama i punti salienti del programma, come lo spopolamento, dal quale si potrà invertire la rotta con la soluzione di un’altra grande piaga dell’intero territorio gallurese: la viabilità; per quanto riguarda i settori produttivi in crisi si propone la creazione di un punto franco alla produzione nella commissariata ZIR, proposta vaga e, soprattutto, contraddittoria dal momento che nel recente incontro elettorale con Raffaele Paci lo stesso si è fatto portavoce, in particolare, delle istanze del settore sugheriero inquadrando come problema principale la mancanza di materie prime.

Il candidato fa poi riferimento alla sanità gallurese, con la necessità più volte sottolineata negli incontri precedenti, di mantenere gli stessi reparti esistenti, di nominare a tempo indeterminato  primari e soprattutto l’importanza della creazione di una cardiologia h 24  (che pare fuori dal piano Tecleme) e il potenziamento del servizio di neuropsichiatria infantile.

In seguito la parola passa al candidato Salvatore Sassu, il quale si presenta come demagogicamente femminista, descrivendo come punto di forza di Unione Democratica per Tempio la prevalenza del genere femminile che “si sa, sono più forti dell’uomo”. Sassu inneggia ad un rinnovamento per Tempio, la quale soffre di un degrado progressivo causato, fra le altre cose, dalla povertà. Il candidato propone un cambiamento nella metodologia di governo, per l’abolizione “della casta e dell’oligarchia” (delle quali lo stesso candidato è appartenuto per alcune legislature) in favore di una democrazia che veda i cittadini pienamente partecipi delle azioni di governo attraverso iniziative che li coinvolgano, quali: vari strumenti referendari, la creazione di un diario pubblico in cui scrivere le proprie riflessioni su cambiamenti di cui la città necessiterebbe e la modificazione dello svolgimento del consiglio comunale che dovrebbe essere più compartecipato.

Sassu si delinea, nonostante la pluriennale esperienza in consiglio comunale, come il candidato più debole e, terminato il suo intervento a tratti sconclusionato, passa la parola al candidato per il Movimento Cinque Stelle, Nino Vargiu.

L’avvocato Vargiu esordisce descrivendo la lista da lui capeggiata, una lista giovane, politicamente (per quanto la campagna del M5S descriva gli attivisti non-politici) e anagraficamente, senza alcuna esperienza pregressa, eccezion fatta per Doneddu, consigliere comunale uscente, che da tempo si batte per il Paolo Dettori. Il programma del M5S – secondo Vargiu – si presenta come un programma popolare, costruito con i cittadini.

Tuttavia, accanto a questa connotazione “dal basso” – a due anni e mezzo dall’elezione politica italiana del 2013 – tanti episodi hanno minato l’immagine del movimento M5S circa trasparenza, democrazia e legalità, la forma è cambiata: è nato il Direttorio. Polemiche come in tutte le formazioni politiche d’altronde, e in alcuni casi la querelle hanno investito Roma e l’asse con Milano, gli equilibri con Casaleggio, il rapporto tra parlamentari e territorio, le decisioni imposte e molto altro. Nel bel mezzo della diffusione recente dei Grilloleaks, hanno acquisito maggiore visibilità gli sviluppi del caso Assemini maturato negli ultimi mesi e noto ormai anche alla stampa italiana. Inquietanti dinamiche locali che mettono in dubbio onestà e legalità vanno ad aggiungersi ai vari quesiti irrisolti circa i meccanismi di votazioni/certificazioni/verifiche nella Rete da parte del non meglio definito (ma molto chiacchierato) “staff centrale”.

Vargiu oltre alla sanità, tema di comune interesse affrontato da tutti i candidati, parla delle problematiche precedentemente risolte riguardo il Tribunale, spiegando il suo personale apporto alla causa tempiese.  Un apporto personale Vargiu lo sottolinea anche a riguardo della questione “acqua” tanto cara ai galluresi, con la pessima gestione Abbanoa e il mancato utilizzo dell’acqua di Lu Pagghjolu, che ha portato a tutta una serie di conseguenze e condizioni del servizio idrico tristemente note. Il portavoce del Movimento Cinque Stelle si attribuisce il merito – citando anche il Meetup calangianese – relativamente la questione del collegamento con l’invaso e lo stanziamento accordato da Maninchedda, “ottenuto anche grazie al lavoro del M5S sul territorio“. Sul finanziamento infrastrutturale c’è la garanzia politica dell’Assessorato ai Lavori Pubblici, di quello alla Programmazione (Paci), del Partito dei Sardi che sostiene Balata e l’attuale governo Pigliaru.

Insomma, il tema Pagghjolu è una posta calda. E In Via Trieste lo sanno bene. Paci a Febbraio ha firmato una delibera di Giunta, su proposta dei Lavori Pubblici, dove si dà mandato all’Assessorato in carica presieduto da lui stesso di attuare le dovute variazioni di bilancio per dar luogo a quanto previsto: recupero residui passivi e integrazione di risorse (4/6 milioni di euro) per il collegamento con Lu Pagghjolu. A distanza di circa quattro mesi non si hanno notizie su sviluppi ulteriori e l’effettivo finanziamento delle risorse. Lu Pagghjolu diviene così un argomento forte di campagna elettorale un po’ per tutti, da chi si attribuisce merito nella fase di indirizzo politico e chi si fa garante dell’attuazione reale con lo stanziamento di risorse specifiche.

Il candidato grillino prosegue con la descrizione del programma, toccando altri temi caldi quali la gestione dei rifiuti urbani, il costo della TARI, l’impostazione del contratto con l’ex-Gesenu (oggi Ambiente Italia) e relativo peggioramento della raccolta differenziata dovuto – secondo il M5S – al fatto che di incentivi e vantaggi ne goda più il Gestore che i cittadini, anche in relazione all’operato considerato marginale  nell’ambito della gestione del ciclo rifiuti. I tempiesi sono i veri protagonisti e gli stessi, secondo il M5S, faticano e pagano senza alcun ritorno, a differenza dei benefici del gestore.

Vargiu prosegue con l’idea di sfruttare i 18 km di fibra ottica in stato di abbandono che si troverebbero sotto i piedi dei tempiesi, collegamenti che si vorrebbero utilizzare per garantire ai tempiesi una connessione di elevata qualità. Ma il progetto della fibra ottica non è finalizzato all’utilizzo privato, ma bensì al collegamento tra alcuni centri sardi e “il continente”, che permetta di trasferire un grande quantitativo di dati e, dunque, giovi nell’ambito della P.A. Infine Vargiu conclude parlando di una proposta per incentivare la partecipazione dei tempiesi al governo della città, l’istituzione dei rappresentanti di quartiere che possano raccogliere le proposte e lamentele dei cittadini per interloquire direttamente con la Giunta comunale.

Infine prende la parola il candidato, Andrea Biancareddu, per Tempio Rinasce che subito mostra la propria esperienza politica annunciando sostegno politico a qualsiasi candidato e lista che si insedierà in municipio palesando – forse strategicamente e a differenza dei toni caustici che seguiranno – debolezza. Continua illustrando l’unità che contraddistingue la propria lista e il programma che scaturisce dal lavoro sinergico di tutti i suoi collaboratori e sottolinea come, al contrario di  Tempio Libera e Democratica, non siano state necessarie le primarie. Il candidato sindaco non poteva essere che uno: Andrea Biancareddu. Come confermato durante la presentazione della lista, dove tutti i consiglieri lo hanno ringraziato per la “chiamata di Andre”. Rimarca come non abbia nessuna intenzione di ritirarsi dallo scenario politico per andare in pensione e godersi, così, uno dei più corposi vitalizi riconosciuti dalla RAS a lui e ad altri 316 ex consiglieri regionali. Il leader di Tempio Rinasce punge Balata affermando di poter “viaggiare da solo senza la necessità di padrini politici”, al contrario di chi si accompagna con esponenti regionali e statali del Partito Democratico (a proposito, si vedrà se la scelta di far scendere in campo i big del PD per Balata sia stata una buona strategia) , al tempo stesso ammorbidisce i toni, quasi paternalizzando Balata, compiacendosi del “distacco” dell’avversario dal piano scellerato presentato da Arru e Tecleme nell’incontro del lunedì precedente. Biancareddu – tra una citazione di greco e l’altra –  seguita parlando dell’isolamento territoriale in cui versa Tempio e rilancia sul Tribunale, richiamando il lavoro di Vargiu a proposito e rivendicando il fatto che il Tribunale sia stato salvato grazie all’apporto decisivo che negli anni lui ha garantito da consigliere regionale, in particolare ha giocato un ruolo decisivo in relazione l’istituzione della provincia e il relativo co-capoluogo con Olbia.

Biancareddu attacca sui politici di area olbiese, citando la corrente di Gianpiero Scano, accusati di chiedere voti a Tempio che una volta ottenuti, non hanno prestato la propria opera a favore della comunità tempiese e auspicando verso di essi, metaforicamente, l’innalzamento di una dogana, per tener lontani chi promette viabilità e non la realizza, chi vorrebbe declassare l’ospedale e, soprattutto, trasferire il Tribunale. Va detto che è piuttosto noto come il comitato di legali olbiesi, presieduto da Ciriaco Pileri, che premeva sulla politica olbiese per questo clamoroso passo – pretestuoso e inattuabile per vari fattori – si è posto trasversalmente ai partiti olbiesi; forte influsso hanno sì avuto Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma compatti sul Tribunale a Olbia anche Giovannelli, l’Upc di Antonio Satta  e l’Udc con Gianni Derosas che all’epoca utilizzava le stesse parole che il collega Biancareddu esprime su Tribunale e Paolo Dettori: “a Olbia senza se e senza ma“.

Biancareddu conclude affrontando il tema della geotermia, attribuito alle linee programmatiche di Tempio Rinasce e che ha tenuto banco nelle ultime settimane, provocato reazioni da parte dei cittadini tempiesi in stragrande maggioranza contrari ad una prospettiva simile. Prospettiva ripudiata pubblicamente da Biancareddu – “è una barzelletta” – che vorrebbe sgombrare il campo da dubbi: nessuna centrale, smentendo totalmente le parole riportate sul tema dal profilo social di Tempio Rinasce alla quale è stata attribuita una posizione favorevole ad un inceneritore a biomasse. Questo è probabilmente un retaggio della scorsa campagna elettorale del centrodestra, ma va detto che teorie bizzarre su inceneritori e ambiente sono state esposte anche in tempi relativamente recenti dallo stesso Biancareddu, da Assessore dell’Ambiente in carica, come il caso dell’incontro organizzato da Essere Cittadini sulla valorizzazione del Monte Limbara nell’ottobre del 2013. Il mandato assessoriale e l’incontro specifico sollevarono polemiche roventi un po’ ovunque, con Stefano Deliperi e il Gruppo d’Intervento Giuridico che sull’Assessore, la Giunta Cappellacci e l’incontro a Tempio, titolarono un emblematico:In che mani siamo e in che mani è l’ambiente e il territorio della Sardegna“.

Dopo aver smentito via social l’inceneritore, sponsorizzato a gran voce meno di due anni addietro, e aver ripiegato sulla geotermia come panacea tempiese, Biancareddu al Teatro Giordo fa un passo indietro su tutta la linea.

Una volta terminate le presentazioni dei singoli candidati, parola alle due domande per ciascun giornalista. Inizia Giampiero Meloni il quale affronta subito un problema caro a tutti i candidati e, in particolare, spinoso per Biancareddu e Balata, le politiche regionali di ridimensionamento dell’ospedale tempiese; rivolgendosi direttamente a Biancareddu chiede se non sia un paradosso quello di attaccare la Giunta Pigliaru e l’area olbiese circa la decisione di ridimensionamento del Paolo Dettori, posto che lo stesso deriva da iniziative regionali attuate durante la presidenza Cappellacci e, in particolare, dall’ex Assessora De Francisci.
Meloni, sul punto, becca anche Balata, chiedendosi come si possa pensare di potenziare l’ospedale viste tali politiche regionali che sono state accolte anche dall’attuale governo. Il giro delle risposte si apre con Balata, il quale primis riserva le sue attenzioni alle “frecciatine” che gli sono state rivolte da Biancareddu per poi concentrarsi sulla questione, affermando di voler modificare il piano Tecleme che prevede il declassamento dell’ospedale di Tempio.

Prosegue Sassu, il quale si lascia trascinare dal populismo che ha contraddistinto anche il suo precedente intervento, senza però fornire adeguate risposte alla domanda postagli. È il turno del candidato sindaco Nino Vargiu il quale parla di una riunione, che risale al 2011, dei 26 sindaci dei comuni galluresi, al termine della quale fu previsto un aumento dei posti letto del Paolo Dettori e non la loro diminuzione e, questa soluzione, accolta in consiglio regionale, era stata però disattesa sino ad arrivare al governo Pigliaru e allo scellerato piano Tecleme. Vargiu, dunque, paventa la possibilità di presentare un ricorso al TAR per l’impugnazione della delibera ragionale circa il declassamento dell’azienda ospedaliera tempiese, posto che ne disattente una precedente e contraria. Ultimo a rispondere alla domanda di Meloni è Andrea Biancareddu, il quale non sembra aver dimenticato la stoccata riservatagli dal giornalista, pregandolo di studiare e informarsi prima di parlare del suo operato in Regione, altrimenti, testuale, “farebbe meglio ad andare a giocare a calcetto”. La risposta dell’ex Assessore tradisce imbarazzo e ha scuscitato alcune contestazioni circa la mancanza di rispetto nei confronti di Meloni. Biancareddu prosegue ricordando, forse prima a se stesso e poi ai presenti, che il declassamento non è mai stato deciso nel periodo in cui era in Giunta, ma era stato paventato esclusivamente un ridimensionamento dei posti letto, fatte delle eccezioni riguardanti esigenze territoriali, eccezioni tra le quali rientrava il Paolo Dettori. Sottolinea, inoltre, come sia stata anzi accolta la delibera Biancareddu-Cugini circa la costituzione di due posti di terapia semi-intensiva nel nosocomio cittadino la quale, però, non è stata mai attuata per responsabilità non certo imputabile a lui. La seconda domanda posta da Giampiero Meloni riguarda il problema viabilità e i collegamenti mediocri che causano il parziale isolamento dei centri galluresi rispetto al resto della Sardegna e alla costa. Le risposte circa tale problematica sono pressochè similari, posto che tutti mostrano interesse verso la risoluzione della problematica. Vargiu descrive la necessità di nuove infrastrutture, sottolineando l’impegno del suo movimento, che non può datarsi esclusivamente al periodo elettorale, ma che è pregresso allo stesso, e vanta l’appoggio politico romano al pari degli altri candati. Biancareddu apre illustrando l’irrecuperabilità della strada di Monti Pinu, crollata a seguito dell’alluvione del novembre 2013, specificando che nessun intervento di messa in sicurezza sia possibile sulla zona a causa della particolare morfologia del territorio su cui sorge la strada e di quello circostante. Inoltre sarebbe possibile programmare l’attuazione di nuove infrastrutture viarie, per la Tempio-Olbia, tramite la predisposizione di lotti funzionali. Balata apre il suo intervento relativo ai collegamenti concentrandosi su un tema ribadito a più riprese, la necessità di perfezionare i collegamenti tra l’Alta Gallura, la zona di Olbia e le “possibilità” della Costa Smeralda. Afferma inoltre che i 38 milioni che la Regione vorrebbe stanziare per Monti Pinu, siano un investimento del tutto infruttuoso, posta la pericolosità e l’irrecuperabilità di quella strada. Infine Sassu pare il più sconfusionato, sottolinea si il problema viabilità senza però fornire concretezza allo stesso. L’incontro si chiude con l’ultima domanda concessa a Vito Fiori il quale, stavolta, anziché rivolgere una domanda unica per tutti i candidati si rivolge direttamente “all’amico Andrea” (Biancereddu) palesandogli la sua perplessità circa la sua candidatura. Fiori si aspettava che l’ex assessore regionale, a seguito della condanna definitiva ad un anno per usurpazione della funzione pubblica, e a causa dell’inchiesta sui fondi pubblici che lo vede coinvolto, stesse fermo un turno. Il giornalista, presenta la sua riflessione con l’aria di chi si rivolge, realmente, ad un amico, mostrando anche la propria preoccupazione per la comunità intera nel caso in cui, un probabile sindaco, si trovi durante il suo mandato a dover lasciare il suo posto ad altro, a causa di un ulteriore condanna definitiva. Ma, mentre gran parte dei concittadini applaudivano l’intervento, alcuni sostenitori di Biancareddu, tra cui alcuni membri del suo gruppo, hanno abbandonato la sala mostrando la loro “solidarietà” al loro leader quasi come se, lo stesso, non fosse in grado di replicare alle critiche mossegli. L’ex assessore, risponde alzandosi in piedi e mostrando la sua convinzione di essere non solo il leader di Tempio Rinasce, ma esprimendosi già come leader di Tempio Pausania. Minimizza circa la condanna subita, adducendo varie giustificazioni e mostrandosi ovviamente contrario alla decisione della Magistratura. Prosegue, inoltre, affermando che non vi è pericolo circa la nuova inchiesta che lo vede coinvolto: se mai una condanna dovesse arrivare lui avrà già alle spalle “due legislature come sindaco di Tempio”. Nell’eventualità, nel frattempo, si potrà anche osservare un ricorso di Biancareddu sulla condanna penale “alla commissione europea“.  Questo può anche non essere commentato.

Tempio Pausania. Elezioni, Silvio Lai e Raffaele Paci per Balata (Tempio Libera e Democratica)

paci lai balataLunedì, in una Piazza Gallura con circa 200 presenti, si è tenuto un incontro con la cittadinanza in vista delle prossime elezioni comunali. Presenti il senatore italiano del Partito Democratico, Silvio Lai, e l’Assessore alla Programmazione, già presidente del Crenos, Raffaele Paci. Con loro, ovviamente, il candidato sindaco per le elezioni comunali del prossimo 31 maggio, Antonio Balata, per la lista Tempio Libera e Democratica. Continua la lettura di Tempio Pausania. Elezioni, Silvio Lai e Raffaele Paci per Balata (Tempio Libera e Democratica)

Tempio Pausania. Elezioni, Vargiu (M5S): via ideologie e professionisti della politica. Tra le priorità, viabilità e rifiuti

m5s tempioO noi o loro“, questo il grido del Movimento Cinque Stelle che a Tempio Pausania, nella centrale Piazza di l’Ara, ha presentato la propria lista a sostegno del candidato sindaco, l’avvocato tempiese Nino VargiuContinua la lettura di Tempio Pausania. Elezioni, Vargiu (M5S): via ideologie e professionisti della politica. Tra le priorità, viabilità e rifiuti

Tempio Pausania. Elezioni, Biancareddu (Tempio Rinasce): unico uomo per Tempio. Contatti cagliaritani, guardando Sassari

biancaredduEsperienza, concretezza e Cagliari. Venerdì, all’Ufficio Turistico di Tempio Pausania, si è tenuta un’affollata presentazione dei candidati di Tempio Rinasce, lista capitanata dal candidato sindaco, Andrea Biancareddu.
Continua la lettura di Tempio Pausania. Elezioni, Biancareddu (Tempio Rinasce): unico uomo per Tempio. Contatti cagliaritani, guardando Sassari

Tèmpiu. Incontru cun Ambiente Italia, gestori di l’alga. Nuitai e dubbi

Foto: La Nuova Sardegna
Foto: La Nuova Sardegna

Malti passatu s’è autu in Tèmpiu l’incontru di li zittadini timpiesi e di l’Alta Gaddhura cun Ambiente Italia, nou gestori di l’alga e igieni pùbblica, ulganizzatu pa prisintàssi e pa illustrà li nuitai di lu silvizu. Da ghjinnàgghju la gistioni di lu silviziu è in capu a Ambiente Italia S.r.l., joint-venture chi nasci l’annu passatu fra Gesenu S.p.A di Perugia (vècchju gestori chi è in palti in AI pa lu 20%) e la Eco Nord, sòzietai di Varese.

Pa l’Unione di li Comuni, Marco Ladu, direttori di l’esecuzioni di lu cuntrattu. Pa lu Comuni di Tèmpiu, lu Sìndicu Romeo Frediani, e pa Ambiente Italia lu rispunsabili di AI in Saldigna, Alvaro Rosa.

Ugghjettu di l’incontru li nuitai innat’ a l’ulganizzazioni di la chèrrita ghjanna pa ghjanna intrati a rigimu da la dì cattru di magghju. Forsi l’incontru, cunsidarendi chi toccà no solu Tempiu, andàa fattu sapè un pocu più innanzi, comu illa mattessi manèra saria statu meddu prisintà li nuitai – e prisintassi AI à la comunitai – prima di lu paltimentu di lu matteriali e l’intrata di lu rigghjmentu nou.

In palticulari, la chèrrita casa pa casa di la palti sicca ch’avanza (indifferenziato), sarà una olta la chita. Chistu, sigundu AI, pa cilcà di punì rimediu a li bassi pelcentuali d’alga diffarinziata (no più di lu 50%) contr’a lu 62/63% malcatu ill’anni passati da Tèmpiu. Lu ‘essu di piddà come “ciurrati libbari” chissi di lu siccu, spìgni AI a prividì un solu ritiru e un bottu in più, undi andarà plàstica e bottareddi. Da ogghj, poi, tetrapak, piatti e tazzi di plàstica andarani illu bottu nou e no più ill’indifferenziatu. Pa ca’ l’agghja bisognu di lu ritiru più frecuenti pa muttii sanitari, ‘enarà privistu un silviziu a banda.

Li bassi pelcentuali, parò, sigundu paricchji ani puru alti rasgioni liati a li gàrrighi di lu gestori, comu in ultimu Gesenu S.p.A. A chistu pruppositu, la guàldia di la Polizia Locali, Agostino Cossu Usai, ha fattu nuttà comu vi sia da ann’ e anni una pindicatura di li gestori chi s’ani datu lu cambiu a rispittà no più di lu 60% di li còmpiti soi. Chistu chjaramenti cumpolta un cuntribbuttu a tutta l’inettitudini di la gestioni, insembi – sigundu Usai – a la mancanzia di folza trabaddu illa funzioni di igieni pùbblica. Lu restu lu facini attrezzi ‘ecchji e un pocu di mala gistioni, comu lu “ripassu” pa alga di l’attivitai cummèlciali chi a la fini a spissu compri in un solu carriggu indiffarenziatu.

Ambarà di ‘idè comu la noa AI arà a trabaddà in chista situazioni, augurendisi la comunitai un cuntrollu più strintu innant’ a l’impresa e li rispunsabilitai soi da palti di l’istituzioni comunali e, più e più, chissu subracomunali cu l’Unioni di li Comuni.

Tempio. Incontro con Ambiente Italia, gestore rifiuti. Novità e dubbi

Martedì scorso si è tenuto a Tempio Pausania l’incontro con la cittadinanza tempiese e dell’Alta Gallura con Ambiente Italia, nuovo gestore di rifiuti e igiene urbana, al fine di presentarsi alla popolazione ed illustrare le novità del servizio. Da gennaio, infatti, il servizio è in capo ad Ambiente Italia S.r.l, joint-venture che nasce lo scorso anno tra Gesenu S.p.A (vecchio gestore che partecipa AI per circa il 20%) e la Eco Nord, società di Varese.

Presenti, per l’Unione dei Comuni, il direttore dell’esecuzione del contratto Marco Ladu, per il Comune di Tempio Pausania, il Sindaco Romeo Frediani, e per AI il direttore tecnico di AI Sardegna, Alvaro Rosa.

Oggetto dell’incontro: le novità sull’organizzazione della raccolta porta a porta a regime dal 4 maggio. Probabilmente l’incontro con la cittadinanza,considerando che non riguarda solo la città di Tempio, andava comunicato con maggiore anticipo rispetto alla data scelta, come allo stesso modo sarebbe stata più opportuna una presentazione delle novità, nonché della nuova azienda, prima della distribuzione del materiale e l’entrata in vigore delle modifiche.

Il porta a porta per il secco residuo (indifferenziato) avverrà una volta la settimana. Questo anche per cercare di porre rimedio, secondo l’azienda, alle basse percentuali di differenziata (50%), contro al 62/63% registrato a Tempio negli anni scorsi. L’abitudine di considerare i ritiri del secco come “giorni liberi”,ha spinto AI a prevedere un unico ritiro a settimana e un bidone in più in dotazione per plastica e barattolame. Da oggi, poi, tetrapack, piatti e bicchieri di plastica andranno nel nuovo contenitore e non più nell’indifferenziato. Per chi avesse necessità di un ritiro più frequente in base ad esigenze sanitarie, verrà previsto un servizio ad hoc.

Le basse percentuali, però, per alcuni hanno pure ragioni ulteriori riferibili alle responsabilità del gestore, come da ultimo Gesenu S.p.A. A questo proposito,l’agente di Polizia Locale, Agostino Cossu Usai, ha evidenziato come da anni e anni vi sia una tendenza dei gestori a rispettare non più del 60% dei compitiprevisti. Questo sicuramente incide sull’inefficienza di tutta la gestione assieme – secondo Usai – alla carenza di forza lavoro per la funzione di igiene pubblica.

Il resto lo fanno attrezzature vecchie e un po’ di mala gestione, come il “ripasso” per i rifiuti delle attività commerciali, che spesso finiscono in un unico carico indifferenziato.

Rimane da vedere come la nuova AI lavorerà in questo quadro, dove la comunità si augura un controllo più stringente sull’impresa e le proprie responsabilità da parte delle istituzioni comunali rappresentative e, soprattutto, dal livello sovracomunale dell’Unione dei Comuni.

http://www.ilminuto.info/sc/2015/05/tempio-incontro-con-ambiente-italia-novita-e-dubbi/

Tèmpiu Pausania. Lu Fronte Indipendentista Unidu innant’ a l’ex Palazzina Comando e prugghjetti di sviluppu pa lu paesi

Foto: La Nuova Sardegna
Foto: La Nuova Sardegna

Lu Fronte Indipendentista Unidu riciì cun faori la rezenti dilibbara di lu cunsiddu comunali timpiesu innat’ a la dilazioni pa lu Protocollo di Intesa cu lu Demàniu. Continua la lettura di Tèmpiu Pausania. Lu Fronte Indipendentista Unidu innant’ a l’ex Palazzina Comando e prugghjetti di sviluppu pa lu paesi