I signori dell’energia, riconducibili al gruppo italiano Angelantoni Industrie S.p.A (http://www.angelantoni.it/) chiedono alla RAS, quindi a tutti i cittadini sardi, danni per sei miliardi di euro.
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Tempio Pausania. Abbanoa: continui disagi e prospettive incerte
Proseguono i disagi a Tempio Pausania sul fronte Abbanoa. Sempre più prolungate e frequenti le interruzioni del servizio in numerose zone della città, in molti casi con pochissime ore di acqua al giorno. Continua la lettura di Tempio Pausania. Abbanoa: continui disagi e prospettive incerte
Consulenze esterne. SEL e “sovranisti” si rimangiano il domani

Ondata di polemiche dopo la proposta di legge (n. 114 del 25 settembre) presentata all’attenzione del Consiglio della RAS da parte di 16 consiglieri. L’oggetto, “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 9 gennaio 2014, n. 2″, fa riferimento alla Legge regionale promulgata sull’onda delle polemiche per le maxi inchieste sui fondi ai gruppi consiliari, i quali avevano portato alla luce una visione diffusamente privatistica della politica regionale.
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Master and Back. Un estratto. Filosofia del programma o una semplice preghiera?
Un secondo estratto da “Master and Back della Regione Autonoma della Sardegna. Una prima valutazione dell’implementazione del programma nel periodo 2005-2010“. Analizzare la coerenza dei comportamenti significa porre in relazione i propri fini con mezzi e modalità (che si hanno o che si dovrebbe avere) per raggiungerli; nella valutazione della filosofia (o teoria) di un programma pubblico, lo scopo è attuare una sorta di ricostruzione che vada ad indicare quali siano i bisogni individuati e i conseguenti obiettivi che il programma si pone. Analizzare la teoria significa così sviscerare quelle informazioni e quei processi decisionali che hanno caratterizzato il passaggio dall’individuazione di un bisogno pubblico da parte di un policy maker alla trasposizione di queste necessità come finalità e scopi con i quali informare l’intero programma, dall’implementazione alla gestione.
Data la delicatezza di una simile opera di ricostruzione ex post, spesse volte si dice che “il programma pubblico non esiste se non negli occhi di chi lo guarda“.
Master and Back. Il problema dei non-effetti
Un estratto da “Master and Back della Regione Autonoma della Sardegna. Una prima valutazione dell’implementazione del programma nel periodo 2005-2010″, lavoro di tesi di ricerca per il corso di laurea in Economia e Valutazione delle Politiche pubbliche. Continua la lettura di Master and Back. Il problema dei non-effetti
Flop Go In Sardinia. Ancora disagi a Olbia
Continua la polemica sul crack del Consorzio Go In Sardinia, capitanato dall’albergatore teresino Gian Paolo Scano: i disagi in corso al porto di Olbia dalla prima giornata di ieri e l’appello dello stesso Scano hanno fatto scattare l’Unità di Crisi della RAS a Cagliari. Tramite il pagamento di una cifra imprecisata all’armatore greco in contenzioso, la nave è stata “sbloccata” permettendo un miglioramento della situazione. Soluzione eccezionale e, per quanto sembrerebbe sin ora, unica e non prevista in futuro: la nave rimarrà ferma. Nella giornata di oggi si contano oltre 800 passeggeri coinvolti nei disagi ma la Confcommercio fa sapere che per stasera tutti hanno la dovuta copertura.
Nella città di Tempio la struttura Pausania Inn ha messo a disposizione 5 camere da letto per ospitare altrettante famiglie da dislocare in Alta Gallura nelle prossime ore. In questa giornata particolarmente concitata la rete di strutture ricettive è riuscita a far fronte ai disagi in modo piuttosto celere e soddisfacente.
Rimane chiaramente da far luce sulle dinamiche che hanno interessato la nascita del progetto Go In Sardinia nell’inverno 2012-2013 e c’è da giurare in aspre polemiche sul perché di un flop così rumoroso. In verità dubbi e perplessità sul progetto di Scano, avvallato in seguito da circa 200 soci, vi furono da prima che Go in Sardinia fosse operativa. Discorsi forse parzialmente accantonati grazie ai numeri della scorsa stagione estiva. Le cifre, appunto. Nei prossimi giorni si quantificheranno le conseguenze del blocco di GoInSardinia e le eventuali pendenze in sospeso. Si parla di casse completamente asciutte e di un numero di passeggeri interessati dal collasso dell’azienda, sino a fine settembre, quantificato intorno alle 30.000 unità.
Inquinamento e Poligoni. Caterina Pes (PD): io non c’ero. Ma la Camera smentisce
La notizia del voto dei parlamentari sardi a favore dello sciagurato Decreto Competitività fa ancora discutere, in particolare per la norma che prevede l’innalzamento dei limiti di inquinamento nelle aree dei Poligoni militari, equiparandole a zone a carattere industriale.
Sempre significative le reazioni dei parlamentari sardi una volta esplosa la polemica. Alla deputata del Partito Democratico, Caterina Pes, la graticola mediatica non è andata giù. L’equiparazione “militare-industriale” e l’innalzamento dei limiti rappresentano gli ultimi tentativi da parte dello Stato di celare il tutto in vista delle mobilitazioni delle prossime settimane e dei processi in corso.
Dopo giugno e luglio all’insegna dei proclami da parte della Pes contro il DL 91 e gli elogi a Pigliaru per il suo ruolo tenace “contro” Governo e Difesa italiani, le cose hanno preso una piega alquanto differente. La deputata parla della sua celerità e buona fede: è stata la prima ad inviare una domanda scritta in Commissione Difesa il 3 luglio, successivamente sollecitata, il 27 dello stesso mese.
Omette di dire che l’iter risulta ancora in corso, mentre il DL 91/2014 è stato approvato. La deputata dovrebbe chiedersi perché le commissioni (difesa) e i ministri (all’ambiente) non le rispondano nemmeno quando si parla di interessi così forti e c’è da domandarsi se non provi un po’ di imbarazzo nel vedere le proprie richieste (tanto pubblicizzate) cadere nel dimenticatoio.
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=20845&stile=7&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+IN+COMMISSIONE%27
Tra un appello e l’altro per salvare l’Unità, afferma che “insieme ai colleghi del PD abbiamo presentato un emendamento soppressivo che ci è stato bocciato” e precisa che “il provvedimento non l’ho proprio votato perché impegnata altrove per la Camera“.
“Gli emendamenti soppressivi presentati in merito a questa norma sono caduti durante l’iter di approvazione della legge” ha dichiarato Donatella Spano, assessore all’ambiente della RAS, che giustifica e comprende il voto dei parlamentari al DL 91, nonostante il punto controverso dell’innalzamento. Si ha traccia di questo emendamento? Nell’eventualità, cosa intende l’assessora con “caduti”? Ad ogni modo, per stemperare gli animi si annunciano futuri nuovi tavoli di confronto tra governo regionale e l’Italia, con l’impegno dei rappresentanti sardi ad aggiustare il tiro in altri presunti braccio di ferro. Intanto, come nella migliore tradizione berlusconiana, il DL 91 è andato avanti “a colpi di fiducia”. Dopo una ricerca più approfondita tra le pagine della Camera, dalle varie arrampicate sugli specchi si passa a qualcos’altro.
Innanzitutto questo.
http://www.camera.it/leg17/126?tab=7&leg=17&idDocumento=2568&sede=&tipo=
Alla voce Votazione finale in Assemblea, scorrendo la lista dei votanti scopriamo che Caterina Pes ha espresso voto favorevole: altroché non c’ero. La Camera approva. Il DL 91/2014 centuplica il livello di piombo tollerato e il PD approva ciò che dice di negare.
Controllando meglio l’atto della Camera n. 2568, alla fine dei conti si scopre che nelle Votazioni Ordini del Giorno la deputata è “in missione” 49 volte su 49. Nessuna eccezione. E la Camera respinge, sempre. Come risulta in missione al Voto sulle Pregiudiziali.
L’eccezione c’è, eccome se c’è. Al voto di fiducia, sugli articoli e finale, la Pes (pare) rientrata dalla missione: favorevole. Che a Cagliari sia di moda ballarsela sulle note di un piano?
Si aspettano smentite.
Via da Tempio il Servizio Territoriale Demanio e Patrimonio. Nuoro caput mundi
Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe al vaglio della Giunta regionale una proposta per un nuovo assetto dei Servizi Territoriali Demanio e Patrimonio. L’area Olbia-Tempio risulterebbe in capo a Nuoro, nuova sede territoriale della Direzione del servizio, assieme all’Ogliastra alle quali si aggiungono Oristano e Medio-Campidano. Il sassarese rimarrebbe autonomo con circa 140 concessionari mentre chiudono Cagliari e Sulcis con poco più di 300 concessioni.
Nel territorio gallurese risultano ben 780 pratiche istruite presso il Servizio Territoriale Demanio e Patrimonio, con sede a Tempio Pausania. In pratica, in tutta la Sardegna sei concessionari su dieci ricadono in Gallura.
Rispetto all’esigenza di avvicinare i servizi ai cittadini e dei propositi di razionalizzazione della pubblica amministrazione, questo nuovo assetto appare in controtendenza e i benefici complessivi quanto meno dubbi, con i concessionari galluresi (la maggioranza) che per qualsiasi esigenza faranno capo alla ben più distante Nuoro. In occasione di un recente incontro pubblico, l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, ha affrontato l’argomento delle riorganizzazioni in modo generale e circa queste indiscrezioni non ha fornito ulteriori informazioni in quanto l’oggetto non è direttamente ascrivibile al proprio assessorato.
In attesa che il governo regionale fornisca delle motivazioni di un simile indirizzo o smentite sullo stesso, ci si chiede quali possano essere le ragioni e gli obiettivi perseguiti da tale prospettiva di riorganizzazione e, soprattutto, quali costi – pubblici e privati – potrebbe comportare.
http://www.ilminuto.info/2014/08/via-da-tempio-il-servizio-territoriale-demanio-e-patrimonio-nuoro-caput-mundi/
Call center strategici (e sospetti). Che combinano in Via Is Mirrionis?
In data 11/12/2013 l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della RAS ha reso noto un avviso.
Fonte: http://www.regione.sardegna.it/index.php?xsl=34&s=245977&v=2&c=338&t=1&aclang=it-IT%2Cit%3Bq%3D0.8%2Cen-US%3Bq%3D0.6%2Cen%3Bq%3D0.4&httphst=www.regione.sardegna.it
Si informa sull’apertura di un bando volto ad incentivare la formazione e le assunzioni nel settore dei call center. Al di là del fatto che non sono note le ragioni tali per cui i call center siano un “settore”, viene specificato che l’intervento consiste nell’assegnazione di incentivi alle imprese per la formazione e l’assunzione a tempo indeterminato di persone residenti nel territorio regionale e rientranti nella categoria dei lavoratori svantaggiati, inoccupati o dei disoccupati. La portata della misura incentivante sarà un bonus assunzionale, pari a 2.000 euro per lavoratore, ottenibili previo soddisfacimento di una serie di requisiti da parte delle imprese e delle condizioni da parte dei lavoratori per poter beneficiare dell’incentivo. I dettagli sono contenuti nell’Avviso pubblico. Uno dei vari allegati riportati da questo link (notare la data 11/12/2013, data di pubblicazione on-line).
Fonte:http://www.regione.sardegna.it/j/v/1725?s=1&v=9&c=389&c1=4920&id=40135
Secondo l’Avviso pubblico il programma in esame, denominato “Programma di interventi formativi finalizzati all’assunzione. Per le politiche di formazione e impiego in favore di lavoratori e di imprese operanti nel settore dei call center” (approvato con Determinazione direttoriale N. 2131/ARL del 05/12/2013) viene gestito dall’Agenzia Regionale per il Lavoro.
Fonte: http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_38_20131213120605.pdf
Secondo quanto riportato nell’Avviso, la documentazione dovrà essere inoltrata tassativamente dalle ore 09.00 del 09/12/2013 alle ore 12.00 del 09/06/2014.
Quindi, ricapitolando, la data di inoltro non è specificata inizialmente nel primo link ma una volta che si fa riferimento ad un Avviso pubblico che descrive il programma si apprende che il termine ultimo è, sì, lo stesso (ore 12 del 09/06/14) ma la data di inoltro (aspetto fondamentale nel caso delle procedure “a sportello”) è di due giorni antecendente al 11/12.
Considerato che la procedura utilizzata per inoltrare la domanda è la nota “a sportello”, due giorni fanno molta differenza. Come è possibile che chi ha controllato il sito della RAS, alla ricerca di opportunità di lavoro o incentivi o altro, legga un primo avviso che non chiarisce una data di apertura, ma controllando in seguito l’Avviso Pubblico (in sostanza il bando vero e proprio) si apprende che la procedura a sportello è partita due giorni prima? Alla faccia della trasparenza. Dall’Avviso pubblico, inoltre, si desume il ruolo dell’Agenzia regionale per il Lavoro:
“L’Agenzia regionale per il lavoro verificata la sussistenza dei prescritti requisiti procederà alla predisposizione di apposita graduatoria delle aziende beneficiarie in base al possesso dei requisiti formali. A seguito dell’istruttoria delle istanze, da parte dell’ufficio preposto, si procederà alla individuazione delle aziende beneficiarie dei contributi con determinazione del Direttore dell’Agenzia Regionale per il Lavoro, ferma restando la possibilità, da parte dell’Amministrazione stessa, di incrementare le dotazioni finanziarie dell’avviso in ragione del numero di domande presentate e delle disponibilità finanziarie”.
< A seguito dell’istruttoria…> A seguire dal 9/12 o dall’11/12?
Secondo la Determinazione direttoriale n. 1143/ARL – del 17/09/2012 – a valere sul capitolo S 03.03.002, UPB 0303, Bilancio di previsione dell’Agenzia Regionale per il Lavoro per l’esercizio amministrativo 2013, la somma stanziata è pari ad Euro 201.938,96 eventualmente incrementabili.
Testualmente si riporta l’oggetto di un ulteriore documento: Riapertura termini dell’Avviso Pubblico “Programma di interventi formativi finalizzati all’assunzione” (Det. n. 397/ARL del 22/03/2013).
Fonte: http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_38_20130322160717.pdf
Il documento in questione, che reca in calce la firma di Stefano Tunis, determina di procedere all’approvazione della riapertura dei termini dell’Avviso Pubblico per l’erogazione di aiuti in favore delle aziende e di lavoratori loro dipendenti, sempre operanti nel settore “Call center” sino al 30/06/2013.
Quindi si potrebbe ritenere in buona fede che vi siano altre risorse che confluiscono nell’incentivazione del “settore call center”. La Deliberazione nr. 48/21 del 01/12/2011 a valere sul capitolo S 03.03.002, UPB 0303 del Bilancio di previsione dell’Agenzia Regionale per il Lavoro per l’esercizio amministrativo 2012, si somma alle prime risorse citate. In questo caso parliamo di ben 491.000 euro.
Sembrerebbe un sistema a continuo pompaggio di risorse pubbliche, “dopato”, con i dipendenti alla fame e contratti indegni mentre le imprese ricevono incentivi per fare formazione al nulla. Film già visto. Chi avesse ulteriori informazioni sul settore call center, e soprattutto su cosa ne sia stato di questo “bando” particolare, le comunichi, così come osservazioni e rettifiche su quanto fin’ora riportato.
http://www.ilminuto.info/2014/08/ras-incentivi-call-center-quale-trasparenza/
Limbara: ex base USAF. Cinque lire cinque

Credo che nessuno oggi possa chiedere al sindaco di Tempio o all’amministrazione di recarsi sul Monte Limbara, recuperare i rottami presenti nei quattro ettari dell’ex-Base USAF, caricarsi il tutto in spalla e smaltirlo. Quella base è lì dal 1966 ed è un esempio della predazione ambientale e dell’occupazione militare della Sardegna attivata diffusamente a partire dai primi anni ’60. Continua la lettura di Limbara: ex base USAF. Cinque lire cinque