Da: http://lnx.pesasardignablog.info/2016/05/28/collu-ecco-come-stiamo-costruendo-lalternativa-nazionale-ai-partiti-unionisti/
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Teulada: le dichiarazioni post-manifestazione (di Marco Piccinelli)
Abbiamo raccolto – e riportato – le voci e le dichiarazioni di alcuni esponenti di organizzazioni politiche e sindacali della Sardegna a seguito della manifestazione antimperialista di Porto Pino, contro le esercitazioni dell’operazione NATO Trident Juncture 2015 presso il poligono di Teulada
Luigi Piga – Fronte indipendentista unidu
L’esponente del Fronte indipendentista unidu, raggiunto da Sinistra in Europa dichiara, in merito agli scontri avvenuti, che «è falsa la versione dello sfondamento del blocco da parte di alcuni tra i manifestanti per arrivare alla base: i dirigenti di polizia e carabinieri hanno, per mezz’ora, fatto affluire decine di persone dentro una lingua di terra non bloccata per poi all’improvviso introdurvi le forze in tenuta antisommossa spaccando il corteo e caricando dal lato più pericoloso, quello del fiume. E’ stato un atto irresponsabile ed estremamente pericoloso».
Prima della manifestazione, in ogni caso, il Fronte si era così espresso riguardo le mobilitazioni di Cagliari e Teulada: «Il Fronte Indipendentista Unidu aderisce alle mobilitazioni contro l’occupazione militare della Sardegna e contro lo svolgimento dell’esercitazione Trident Juncture e invita tutti i cittadini sardi che hanno a cuore la difesa della loro terra e la difesa della pace fra i popoli a scendere in piazza. La Trident Juncture 2015, la più imponente esercitazione NATO degli ultimi 15 anni a conclusione di una intensissima stagione di esercitazioni e addestramenti. In particolare il poligono di Capo Teulada sarà uno degli epicentri dell’esercitazione NATO. Qui è previsto il bombardamento contro la costa sarda, lo sbarco di reparti anfibi italiani, USA e del Regno Unito e di altri trenta stati aderenti all’alleanza imperialista NATO. Data la situazione di forte crisi internazionale e dati i mezzi straordinari messi in campo possiamo dire che si tratta non di una esercitazione ma di una operazione di preguerra».
Gianluca Collu – ProgReS – Progetu Republica
Per Gianluca Collu, anch’egli raggiunto telefonicamente da Sinistra in Europa: «La manifestazione è andata a buon fine, a parte qualche scontro,siamo riusciti ad ottenere risultati importanti, a far emergere l’incompatibilità dei poligoni militari italiani in Sardegna. Rimane il rammarico che queste giuste manifestazioni di dissenso arrivino quando le esercitazioni stanno per concludersi, perché il 6 novembre Trident Juncture terminerà. E questo, naturalmente, dal nostro punto di vista, rappresenta un’altra netta irresponsabilità del Presidente Pigliaru e della Giunta Regionale dal momento che, pur essendo a conoscenza da mesi della esercitazione Trident Juncture, si è guardato bene dall’informare l’opinione pubblica sarda preferendo difendere gli interessi dello Stato italiano a discapito dell’interesse nazionale Sardo e dei suoi cittadini»».
Inoltre: «Oltre a questo, c’è anche il fatto che si difendono gli interessi delle lobby delle armi, perché con il piano Smart Specialization Strategy della Sardegna per i prossimi sette anni (2014-2020) si è inserito il comparto dell’aerospazio come tema strategico di sviluppo. Si garantiranno, in sostanza, più di 200 milioni di euro ad aziende impegnate nello sviluppo di tecnologie militari».
A Teulada, in ogni caso, ieri le esercitazioni si sono fermate, ed è un fatto importante: «Manifestare è sempre giusto, specie perché si risvegliano le coscienze di molti Sardi, annebbiate – spesso – da un sistema mediatico che non pone in condizione di analizzare la realtà delle cose, prova ne sono state le interviste di Videolina alle persone del luogo in cui si svolgeva la dimostrazione».
Giacomo Meloni – segretario della CSS (Confederazione Sindacale Sarda)
«Caro Sig. Questore di Cagliari, e se dovessimo noi sardi dare a lei il foglio di via come indesiderato nella nostra terra? Un tempo nelle prerogative della RAS era previsto che il Presidente della Giunta Regionale della Sardegna esprimesse il gradimento sulle alte cariche e sui Manager delle Aziende di Stato inviate nell’Isola. Ricordo che il compianto Presidente Mario Melis non esitò a negare l’assenso alla nomina del Presidente dell’Enel in Sardegna bloccandola.
Se il Presidente Francesco Pigliaru interpretasse correttamente il grido dei sardi contro le servitù militari e lo stupro perpetrato dalle esercitazioni NATO Trident Juncture, dovrebbe uscire pubblicamente dichiarando il non gradimento di tutte quelle autorità che hanno permesso questo disastro nella nostra Sardegna.
Sul comportamento del Questore di Cagliari, che ha ordinato l’aperta repressione di una manifestazione pacifica e popolare davanti al perimetro della base di Teulada dove si svolgevano le esercitazioni di guerra non autorizzate e illegali per lo spirito e la lettera della Costituzione Italiana, non solo non si deve tacere, ma il Presidente della Giunta della Sardegna dovrebbe chiedere il trasferimento dello stesso Questore che ha offeso la dignità del popolo sardo».