Hebron (Cisgiordania).
George Orwell ha descritto una realtà ben precisa con “1984”.
Orwell ha parlato del giornalismo in modo piuttosto significativo: “La libertà di stampa è dire alla gente cosa non vorrebbe sentirsi dire“. In queste poche parole è contenuta l’essenza del messaggio orwelliano, la forza dell’informazione come motore di cambiamento. Oggi pochi scatti sono sufficienti a mostrare all’Occidente ciò che si ostina a non voler vedere. Nel terrore di questi giorni sulla popolazione, è grazie a giornalisti freelance e attivisti, oltreché al popolo palestinese che resiste e si riorganizza, che si hanno notizie non filtrate circa la situazione nei Territori Palestinesi
Hamas continua a negare qualsiasi coinvolgimento nel presunto rapimento di tre adolescenti israeliani – “è un onore rapire soldati israeliani, ma non siamo stati noi” – mentre in Italia prosegue un oscurantismo pressoché totale da parte delle principali reti di informazione. Hebron è sotto isolamento. Una volta entrati in West Bank dalla Giordania non si esce più.
Dopo le irruzioni nelle moschee, controlli a tappeto anche su personale medico e soccorritori.