Con hashtag “Gratis lavora tu” e tesserini dell’Associazione Stampa Sarda fatte a pezzi, prosegue la protesta dei dipendenti dell’emittente televisiva Cinquestelle Sardegna. Il muro contro muro tra i dipendenti e l’editore Gianni Iervolino ha portato i primi alla decisione di proseguire lo sciopero alla luce del fatto che Iervolino non ha alcuna intenzione di saldare le spettanze arretrate ai 20 dipendenti dell’emittente gallurese. Agli stessi inoltre va riconosciuto di aver evitato in passato, con grossi sacrifici, la chiusura dell’emittente. Vista la situazione e gli sforzi sostenuti in passato, i dipendenti sono ben lontani dall’essere ripagati in modo soddisfacente. Di seguito il comunicato dei dipendenti in agitazione.
“I dipendenti dell’emittente televisiva 5 Stelle Sardegna, giornalisti tecnici e amministrativi, a seguito dell’incontro con la proprietà svoltosi questa mattina hanno deciso di proseguire nello sciopero in assenza di garanzie sul pagamento degli stipendi arretrati. L’assemblea dei dipendenti, all’unanimità, ha proclamato altri due giorni di sciopero per domani, sabato 28 e lunedì 30 giugno dal momento che, nel corso dell’incontro con l’editore Gianni Iervolino, è emersa in modo chiaro l’indisponibilità da parte della proprietà a versare neanche una mensilità delle ormai quasi quattro arretrate. La protesta, evitata per lungo tempo con grande senso di responsabilità da parte dei dipendenti di 5 Stelle Sardegna, si rende necessaria per l’ormai insostenibile situazione economica legata al mancato pagamento degli stipendi. Si attende il pagamento degli stipendi di marzo, aprile e maggio mentre stanno per maturare anche le spettanze del quarto mese, giugno. All’estrema precarietà non più sostenibile si aggiunge l’incertezza sui tempi di pagamento della quota spettante all’Inps ferma al dicembre 2013″.