Tempio, Nicola Comerci (Tempio Cambia): discontinuità con il “fallimento del centrodestra”, cooperative sociali e più collaborazione con altri Comuni
Lunedì 6 ottobre, nell’Aula Magna del Seminario Vescovile di Tempio Pausania, si è tenuta la presentazione pubblica del gruppo di centrosinistra Tempio Cambia a sostegno di Nicola Comerci candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative. Comerci, classe 1976, docente di Storia e Filosofia e autore, ex segretario cittadino del Partito Democratico, è stato candidato alle elezioni regionali del 2015 e 2019 a sostegno dei candidati di centrosinistra, nel primo caso sfiorando “ai resti” l’elezione.
Ha introdotto l’incontro di presentazione alla cittadinanza il consigliere regionale del PD, Giuseppe Meloni, sindaco di Loiri Porto San Paolo dal 2012 al 2015 e unico eletto gallurese nel centrosinistra nel 2019 a riconferma dell’elezione del 2014. Meloni esprime pieno sostegno alla lista e si dice onorato di presentare un gruppo di amici che vede diversi candidati del centrosinistra al suo interno e molto felice per l’invito ricevuto. Richiama il voto amministrativo gallurese (13 comuni su 26) e sottolinea il fatto che da consigliere regionale sia spesso delicato prendere posizioni nelle frammentate singole elezioni locali ma, nel caso della lista Tempio Cambia, non ha avuto alcun dubbio nell’esprimere un pieno e aperto sostegno ad una lista che colma “la necessità a Tempio – capoluogo di provincia – di una buona politica”. Tra i passaggi politici degni di nota nell’intervento di Meloni un’autocritica su come il governo regionale si è approcciato, in generale, alla Gallura e, in particolare, l’alta Gallura con specifici e chiari riferimenti alla riforma sanitaria regionale che ha pesantemente inciso nella vita e nella politica cittadina negli ultimi anni. Dopo una pacata autocritica, Meloni contrattacca e parla del centrodestra regionale che sul tema ha avuto gioco facile nelle ultime consultazioni con quello che chiama il populismo delle “soluzioni semplici a questioni molto complesse”, strategia che si scontra – trascorso un anno e mezzo dall’insediamento della nuova Giunta, precisa Meloni – con una condizione sanitaria non certo migliore della precedente.
All’introduzione del consigliere Meloni segue una breve presentazione delle singole candidate e candidati della lista che hanno esposto le ragioni del sostegno a Nicola Comerci. Il filo conduttore dei diversi interventi è quello della discontinuità rispetto all’amministrazione di centrodestra, seppur senza scendere mai nello specifico delle numerose problematiche e scelte opinabili dell’ultimo mandato. In alcuni interventi, come quello del candidato Mauro Fiori, emerge poi un approccio di lungo periodo che non guarda unicamente alle imminenti elezioni ma le considera come un primo passo per il rilancio e il consolidamento del gruppo di centrosinistra cittadino.
Il candidato Comerci – dopo i consueti ringraziamenti – apre la sua articolata presentazione sottolineando come il prossimo sia un voto cruciale per il destino di Tempio. Citando La Haine, film cult degli anni ’90 di M. Kossovitz, parla di una città in caduta la quale, però, ancora non ha piena consapevolezza della gravità dell’impatto futuro. Una situazione causata anche dall’amministrazione uscente definita, senza mezzi termini, “fallimento politico e amministrativo da parte di una delle amministrazioni più litigiose della storia di Tempio” citando a tal proposito le numerose rotture presenti nell’ex Giunta e l’isolamento e gli screzi avvenuti a più riprese anche nei confronti dei Comuni limitrofi. Comerci prosegue elencando alcuni temi nei quali si concretizza il “fallimento amministrativo” della Giunta uscente, come il tanto propagandato ma mai sbocciato “metro cubo zero” all’interno della più ampia Rigenerazione Urbana o la debolezza su temi quali la viabilità e sanità. Tra le criticità rilevate da Comerci anche la partecipazione alla vita politica, la scarsità di consigli comunali “tenutisi ovunque – carcere, teatro etc – meno in Comune, in una continua campagna elettorale” oltre alla mancata trasmissione degli stessi nelle emittenti locali. Il mandato amministrativo – attacca Comerci – ha raggiunto il suo obiettivo: l’elezione di Andrea Biancareddu alle regionali del 2019.
E poi uno dei punti più controversi e anche poco chiari nella posizione del centrosinistra: la proposta di acquisto e la potenziale alienazione di una parte del compendio di Rinagghju, tema che ha infiammato l’ultima parte di mandato. Da un lato Comerci parla, nuovamente, di fallimento politico nella misura in cui la potenziale vendita a privati sarebbe uno scarico di responsabilità “in quanto incapace di gestire Rinagghju”. D’altra parte, però, non chiude le porte ad una possibile alienazione – “noi non siamo il centrosinistra del no”, dichiara – e chiude con un “valuteremo la proposta”. Ad onor del vero, quest’ultima, perlomeno nei documenti al momento disponibili, è nota e ampiamente discussa da circa un anno.
Comerci parla di “leadership territoriale” da riconquistare e rapporti diversi e più collaborativi con i Comuni limitrofi galluresi dal momento che per la risoluzione dei problemi principali di Tempio, sanità, giustizia e viabilità, non sono sufficienti le sole forze tempiesi ma passa da una ritrovata unità e compattezza a livello intercomunale. Riguardo l’ex provincia Olbia-Tempio e la sua ricostituzione Comerci non esprime giudizio di merito ma, considerandolo un dato acquisito, un giudizio di opportunità riguardo alle ricadute positive che “nuova” provincia potrebbe avere su temi che vanno dalle politiche industriali – auspica collaborazione tra il tessuto industriale olbiese e l’ex ZIR oggi tempiese – alla viabilità.
Annuncia azioni di stimolo e il supporto alla nascita di cooperative sociali per poter coniugare sviluppo e maggiore eguaglianza e promette un’attenzione particolare al piccolo commercio cittadino nel quale sempre più si spiccano vetrine vuote e locali sfitti. Tra i punti programmatici contenuti nel programma, ma non affrontati analiticamente nel corso della presentazione, investimenti su Biblioteca Comunale e asilo nido, abbattimento di barriere architettoniche cittadine e un accordo con Arst per la riqualificazione della Stazione. Riguardo Limbara, l’istituzione di una linea di autobus urbano verso la montagna e una non meglio precisata “promozione di accordi con federazioni sportive” per il disastrato albergo di Curadureddu a suo tempo affidato, proprio dall’ex centrosinistra (2010-2015), a privati che malversarono impunemente e indisturbati il bene comunale nel corso della successiva amministrazione di centrodestra.