Aggiornamenti da Gaza. Situazione di particolare emergenza nella zona orientale (Shajaiyeh) e settentrionale (Beit Hanoun) della Striscia di Gaza. Raids incessanti e colpi di artiglieria. Il Ministero della Salute ha condannato l’attacco alle ambulanze nell’area di Shajaiyeh.
Il Ministero fa appello alle organizzazioni internazionali e soprattutto al Comitato Internazionale della Croce Rossa perché obblighino immediatamente Israele a rispettare la legge internazionale e non colpire lo staff medico, chiede una protezione per gli staff che in caso contrario non possono evacuare i feriti dalle zone orientali da cui stanno arrivando un gran numero di richieste di aiuto dalla popolazione. Da fonti locali purtroppo si apprendono molte richieste di aiuto alle quali non si riesce a far fronte. La Croce Rossa non sta rispondendo alle richieste della popolazione, ci sarebbero feriti, donne, giovani, bambini che hanno bisogno di assistenza e le ambulanze non riescono a raggiungere le aree interessate a causa degli attacchi. Anche nel nord della Striscia la popolazione ha difficoltà a ricevere aiuto.
Nel frattempo, i soldati egiziani di Al-Sisi al confine tra Gaza e Egitto hanno impedito a 500 attivisti internazionali a bordo di 11 bus di raggiungere il valico di Gaza per portare aiuti umanitari. Secondo le autorità egiziane, sono stati bloccati per motivi di sicurezza, perché il Sinai sarebbe attualmente un luogo insicuro.
Ieri sono rimasti uccisi 47 palestinesi, 2 soldati governativi e un beduino israeliano. In totale, solo dall’8 luglio, sono morti 343 palestinesi e 5 israeliani. Gli sfollati sono 61.000, accolti in 49 centri dell’UNRWA.