Incontri tra culture al Centro di quartiere La Bottega dei Sogni: John Mpaliza e il Congo
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Cagliari. Tribunale dei minori, presidio per le antimilitariste di Trident Juncture
PRESIDIO DI SOLIDARIETA’ PER LE ANTIMILITARISTE
21 APRILE 2016, ORE 09.00 – TRIBUNALE DEI MINORI CAGLIARI
Il tre novembre scorso nel poligono di Teulada è stata bloccata la più grande esercitazione Nato degli ultimi 15 anni, la Trident Juncture. Il 21 aprile si terrà il primo processo nei confronti delle antimilitariste minorenni denunciate per ingresso arbitrario in luoghi, ove l’accesso è vietato nell’interesse militare dello Stato.
NON LASCIAMOLE SOLE!
La Trident Juncture coinvolgeva 30 Stati, 36.000 militari, 60 tra navi e sottomarini e 140 tra aerei ed elicotteri ed era ospitata nei poligoni, nelle basi navali e negli aeroporti militari di Portogallo, Spagna e Italia. Un’esercitazione che si inseriva nella strategia generale del riarmo e dell’aumento generalizzato della spesa militare con una programmazione che prevedeva di testare nuovi strumenti aggressivi entro il 2016.
Nei paesi coinvolti non sono mancate le mobilitazioni contro questa devastante esercitazione e in Sardegna un migliaio di persone hanno partecipato alla manifestazione per bloccare la macchina bellica. Dentro il poligono è entrato un gruppo di persone riuscendo a interrompere l’esercitazione per un paio di ore.
Il 21 aprile si terrà il primo processo nei confronti delle antimilitariste minorenni, denunciate secondo l’articolo 682 c.p, per “Ingresso arbitrario in luoghi, ove l’accesso è vietato nell’interesse militare dello Stato”.
E’ evidente che dove inizia l’interesse militare dello Stato finisce la libertà delle persone che vogliono opporsi alla violenza, alla devastazione del proprio territorio, all’occupazione militare e al blocco militare delle frontiere.
Invitiamo tutte e tutti a partecipare al presidio di solidarietà per rivendicare ancora una volta la libertà di contrastare chi lavora, finanzia e si mette al servizio di un Stato che progetta nuovi crimini di guerra.
A FORAS SA NATO DE SA SARDIGNA E DE SU MUNDU – NESSUNA PACE PER CHI VIVE DI GUERRA! Continua la lettura di Cagliari. Tribunale dei minori, presidio per le antimilitariste di Trident Juncture
Cagliari. Incontro con il regista Silvano Agosti
Cagliari incontra il regista Silvano Agosti
Martedì 5 aprile la città di Cagliari incontrerà il regista Silvano Agosti per la proiezione del suo ultimo film, “Il Fascino dell’Impossibile”. Appuntamento a partire dalle 17.00 nei locali della Cineteca Sarda della Società Umanitaria in Viale Trieste 126 con “Dall’impotenza alla creatività”, seminario che affronta il tema della diversità e delle mille gabbie mentali che la società impone sul singolo individuo.
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Casteddu. Repressione, il FIU: lo Stato italiano vilipende il Popolo sardo
Casteddu. Repressione ai patrioti de Sa Domu. Il FIU: lo Stato italiano vilipende il Popolo sardo
Il FIU: Solidariedade a sos cumpanzos de su movimentu contra a s’ocupatzione militare
I carabinieri italiani hanno perquisito le abitazioni di diversi attivisti del movimento contro l’occupazione militare su disposizione del sostituto procuratore Guido Pani.
Le accuse sono realmente inquietanti e ci riportano indietro nel tempo al clima delle leggi speciali e dei colpi di stato striscianti: “vilipendio alle forze armate” e “divulgazione in uso esclusivo di ufficio”. Due accuse ridicole che non siamo disposti a riconoscere.
Alla prima accusa è facile rispondere. L’unico vilipendio e oltraggio quotidiano in atto in Sardegna, è quello rivolto al popolo sardo da parte dello Stato italiano, dell’Esercito Italiano e dei suoi gangli politici seduti in Regione, responsabili della sottrazione di enormi aree di terra, di cielo e di mare per fini ed interessi politici ed economici completamente estranei e contrari ai nostri interessi nazionali, e però funzionali alle logiche di guerra e di saccheggio del blocco NATO.
Sulla seconda accusa verrebbe spontaneo chiedersi perché tali documenti, evidentemente di notevole importanza, erano in mano degli attivisti.
È chiaro il nervosismo delle cosiddette forze dell’ordine italiane, dal momento che non riescono in alcun modo ad arginare la crescita del movimento contro il colonialismo e l’occupazione militare, che ha portato nel novembre 2015 a bloccare temporaneamente le più grandi esercitazioni NATO degli ultimi 30 anni.
Solidariedade prena e non cunditzionada a is cumpàngios corfidos!
Trident Juncture. Il FIU: “liberiamo la Sardegna dall’occupazione militare”
LIBERIAMO LA SARDEGNA DALL’OCCUPAZIONE MILITARE
Il Fronte Indipendentista Unidu aderisce alle mobilitazioni contro l’occupazione militare della Sardegna e contro lo svolgimento dell’esercitazione Trident Juncture e invita tutti i cittadini sardi che hanno a cuore la difesa della loro terra e la difesa della pace fra i popoli a scendere in piazza.
La Trident Juncture 2015, la più imponente esercitazione NATO degli ultimi 15 anni a conclusione di una intensissima stagione di esercitazioni e addestramenti.
In particolare il poligono di Capo Teulada sarà uno degli epicentri dell’esercitazione NATO. Qui è previsto il bombardamento contro la costa sarda, lo sbarco di reparti anfibi italiani, USA e del Regno Unito e di altri trenta stati aderenti all’alleanza imperialista NATO. Data la situazione di forte crisi internazionale e dati i mezzi straordinari messi in campo possiamo dire che si tratta non di una esercitazione ma di una operazione di preguerra.
Il Fronte Indipendentista Unidu ritiene che per meglio coordinare le lotte contro l’occupazione militare straniera (compresa quella italiana) sia però necessario creare un coordinamento unitario che non si fermi all’opposizione alle esercitazioni ma prosegua con campagne e mobilitazioni costanti.
Riteniamo che i tre punti unificanti possano essere senz’altro:
- Difesa dei valori della pace e condanna delle politiche imperialistiche ed aggressive della NATO.
- Difesa e tutela dell’ambiente e della salute umana ed animale e bonifica dei siti compromessi.
- Smobilitazione dei tre poligoni di tiro e di tutte le basi militari in Sardegna in nome della sovranità e dell’autodeterminazione del popolo sardo sul proprio territorio nazionale.
Senza coordinamento unitario di tutte le forze contrarie all’occupazione militare è impensabile riuscire a mobilitare quelle energie sufficienti ad ostacolare, sabotare e danneggiare gli interessi miliardari del colonialismo militare dello Stato italiano e scongiurare i rischi collettivi che l’essere “piattaforma militare” stanno esponendo la Nazione sarda a inquietanti tensioni internazionali.
Appuntamenti
MANIFESTAZIONE A CAGLIARI, 31 OTTOBRE, PIAZZA GARIBALDI, CONCENTRAMENTO ORE 10:00.
MANIFESTAZIONE AL POLIGONO DI CAPO TEULADA, 3 NOVEMBRE ORE 10.30, CONCENTRAMENTO PORTO PINO (Sant’Anna Arresi) Via della I spiaggia.
Rete NoBasi NéQui NéAltrove. Proposta di mobilitazione contro la Trident Juncture
Questa proposta della rete NoBasi NeQuiNeAltrove si inserisce nel percorso antimilitarista intrapreso lo scorso autunno in Sardegna. Le pratiche proposte con continuità negli ultimi tempi, nel loro insieme, hanno raggiunto l’obiettivo di disturbare la presenza militare attraverso iniziative di controinformazione, rallentamenti dei convogli, ripetute invasioni dei poligoni e blocco delle esercitazioni. Continua la lettura di Rete NoBasi NéQui NéAltrove. Proposta di mobilitazione contro la Trident Juncture
Cagliari. Salvini, Fascismo e minacce: solidarietà del FIU a Francesca Mulas
Il Fronte Indipendentista Unidu esprime piena solidarietà alla giornalista Francesca Mulas, ennesima vittima di minacce fasciste e insulti maschilisti. La sua “colpa” è aver scritto un articolo di cronaca (“Neofascisti sardi schierati con la Lega”) all’indomani del sit-in leghista a Cagliari nell’ambito del tour promozionale nel Sud Italia. Articolo che mette in guardia sulla possibilità di una radicalizzazione di movimenti fascisti in Sardigna, di chiara matrice fascista ed italiana. La Lega si è presentata a Cagliari, in Sardigna, con la mira di attrarre a sè quelle parti della nostra società che si trovano sempre più allo sbando, e cercano in un qualche modo di convogliare la loro rabbia, la condizione sociale da cui da sempre pescano la reazione e i razzismi in genere.
La Sardegna non è Italia, per cui respingiamo al mittente le strumentalizzazioni che, nel fascismo o antifascismo, cercano di ricondurre la lotta di liberazione nazionale sarda sulla via italica e, ancora peggio, sulla via dell’odio razziale, del riverniciamento leghista, sulle felpe becere, sull’islamofobia dilagante, sul maschilismo e sull’odio al laicismo. La reazione e i rigurgiti sciovinisti italiani, il maschilismo, l’ignoranza, si propagano a vista d’occhio, aizzando così nuove faide sociali. Noi indipendentisti non permetteremo che le condizioni di impoverimento alle quali è sottoposta la nostra Nazione vengano viscidamente utilizzate e cavalcate per distogliere l’attenzione di un Popolo dalle dinamiche coloniali che ogni giorno rendono il Popolo stesso più vulnerabile e attaccabile dai vecchi e nuovi fascisti. Non intendiamo affermare che sia solo folclorismo, non sottovalutiamo e per questo denunciamo queste derive sociali come pienamente organiche al mantenimento del nostro popolo in condizioni di sottosviluppo. In Sardigna, però, questa contraddizione e questa situazione di disperazione sociale hanno un nome preciso: Stato italiano e il suo nuovo assetto renziano, di cui Lega e Salvini sono perfettamente organici in ottica di interessi nazionali italiani; d’altronde, il fascismo italiano si caratterizza per il suo corporativismo e lo spauracchio leghista è funzionale ad attrarre quanto più consenso verso le “nuove” politiche neocentraliste, economicamente quanto istituzionalmente. Il nostro Popolo, i nostri territori, la nostra Nazione, si trovano in queste condizioni per l’opera sistematica di rapina e disarticolazione sociale messa in atto dalla colonizzazione italiana. La presenza della Lega, quindi, è da segnalare a piu livelli: come partito razzista e fascistoide, e diversamente non potrebbe essere, ma anche come l’ennesimo partito/movimento italiano che sbarca in Sardigna per raccogliere il malcontento e organizzarlo in nome dello stesso carceriere che ci tiene in manette: lo Stato italiano.
Tali personaggi sappiano che in Saldigna non c’è spazio per questo tipo di “politica” e ricordiamo, per il loro bene e quello di tutti, che una volta innestate, certe dinamiche di odio e violenza, sono difficili da fermare.
Sviluppo Umano e municipalità della Sardegna. Uno studio di base (di Alberto Tidu).
Occupazione militare. Verso il 13 dicembre.
Capoterra. Comunicato Fiu Casteddu sulla Nuova Sulcitana.
Fronte Indipendentista Unidu Casteddu: No al cemento coloniale sul patrimonio archeologico dei sardi. Continua la lettura di Capoterra. Comunicato Fiu Casteddu sulla Nuova Sulcitana.