Provoca ribrezzo riferire la situazione in Palestina, tante sono le brutalità che i Palestinesi subiscono.
Durante i funerali di Mohammed Abu Khudair, 16 anni, seguiti da una grande folla, è arrivato il risultato dell’autopsia sul giovane che ha confermato purtroppo il terribile sospetto avuto al momento del ritrovamento. Il ragazzo rapito dai coloni sionisti, dopo essere stato lungamente torturato e obbligato a bere benzina, è stato bruciato vivo. La causa della morte è stata la combustione. Mohammed è stato bruciato vivo, dopo che i coloni sionisti che lo hanno rapito gli hanno fatto bere benzina. Questo è ciò che accade in Palestina.
Nel frattempo sono stati arrestati gli israeliani responsabili di aver rapito e bruciato vivo Mohammed, mentre stavano tentando di rapire un altro ragazzino palestinese a Gerusalemme Est. Si registrano sempre più di frequente casi di squadrismo da parte dei coloni israeliani. Spari dalle auto in corsa, giovani investiti o rapiti. Israele per bocca dei suoi ministri annuncia pugno duro su chi pratica forme di rappresaglia verso i palestinesi, ma in realtà nessuno ci crede. Tutta la tristemente nota “Brother’s Keeper” è in realtà una rappresaglia di Stato in violazione di qualsiasi diritto internazionale. Per giorni interi Hebron è stata completamente isolata dai ceck-point dell’esercito e numerose sono state (e lo sono tutt’ora) le violenze da parte dell’esercito.
Lo squadrismo dei coloni è cresciuto man mano che si sono intensificati i raid dei militari israeliani, di pari passo con dichiarazioni sempre più minacciose da parte del governo di Tel Aviv. Questa copertura politica, come più volte riportato, ha progressivamente generato un clima di impunità tra i coloni che sempre più spesso colpiscono bambini indifesi in varie parti della città. Il governo israeliano è pienamente responsabile di questi fatti e nessun comunicato stampa di Netanyahu e dei suoi ministri può assolvere Israele dalle enormi responsabilità sull’escalation di violenza di “Brother’s Keeper Operation” e dello squadrismo dei coloni civili. L’ipocrisia sionista sta nelle dichiarazioni del primo ministro che parla incredibilmente della “necessità di agire con cautela” mentre Gaza viene bombardata e si verificano scontri in ogni città.
Nel frattempo, crescono i dubbi sull’effettiva dinamica nel rapimento e uccisione dei tre coloni, con la versione israeliana che dà sempre per certa la responsabilità palestinese, indicando Hamas. Sospetti nel luogo dove si ritiene siano stati rinvenuti i tre coloni, ufficialmente uccisi subito dopo il rapimento. Non compaiono tracce trascinamento, lotta e sangue mentre sul casus belli dell’operazione BK prosegue la mancanza di informazioni e chiarimenti da parte del governo. D’altronde non è sicuramente una novità l’utilizzo di false-flag da parte di Israele, in particolare attraverso il Mossad,