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Lanusei. Verbale IV Assemblea generale sarda contro l’occupazione militare

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Verbale IV Assemblea generale sarda contro l’occupazione militare – Bosco di Seleni, sabato 10 settembre 2016 h 18:00.

All’assemblea, svolta in conclusione del Campeggio contro l’occupazione militare della Sardegna, hanno preso parte tra le 150 e le 200 persone, provenienti da molteplici realtà e paesi della Sardegna e, in parte, anche dell’Italia. L’assemblea è stata registrata dal Manifesto sardo. L’audio integrale è disponibile su ilmanifestosardo.it.

All’ordine del giorno erano previsti due punti: il resoconto dei 6 tavoli di lavoro ai quali hanno partecipato altrettanti gruppi durante le giornate di giovedì e venerdì, e le proposte e le prospettive di lotta per l’autunno.

1. Report sintetico dei 6 tavoli di lavoro del campeggio

Un referente per ogni gruppo ha esposto in maniera sintetica i risultati del lavoro della due giorni. Ogni gruppo ha avuto 5 minuti per esporre le proposte operative emerse dal rispettivo lavoro. Su questo ordine del giorno non si è svolto dibattito (seppur alcuni temi sono stati ripresi dal dibattito del secondo punto). I temi sono stati i seguenti:

  1. Storia del movimento contro l’occupazione militare in Sardegna e Scenari Internazionali

  2. Le collaborazioni tra università e apparato militare

  3. La narrazione militarista nelle scuole elementari medie e superiore

  4. La fabbrica di bombe di Domusnovas RWM spa

  5. Comunicazione esterna, arte e propaganda: creare un immaginario per il movimento contro l’occupazione militare

  6. Economia, lavoro, salute, ambiente: le ricadute sociale dell’occupazione militare della Sardegna

Per quanto riguarda l’approfondimento dei 6 temi si rimanda ai report che saranno pubblicati prossimamente.

Pertanto, in questo verbale sarà esposto il secondo punto all’ordine del giorno, al quale è stata dedicata gran parte dell’assemblea.

2. Proposte operative e prospettive di lotta per l’autunno

Nella seconda parte dell’assemblea, il tavolo dei moderatori ha proposto all’assemblea di darsi un massimo di 3 minuti per intervento, in modo da lasciar spazio a più persone possibili e evitare monologhi poco produttivi. Questa discussione è durata più di due ore, nelle quali si sono alternati ben 28 interventi, quasi tutti di carattere propositivo. In sintesi, queste sono le principali proposte emerse dal dibattito:

1. Grandi iniziative popolari di lotta:

  • Concentrarsi su una – due grandi manifestazioni di massa, condivise e stabilite tutti assieme.

  • Grande manifestazione popolare il 2 giugno, festa della repubblica.

  • Manifestazione/altro momento di lotta il 4 novembre, festa delle forze armate

  • Luogo delle manifestazioni: Asse Decimo – Capo Frasca (“l’anello debole” della catena delle basi, in quanto l’esercito tedesco se ne vuole andare da Decimo), o Perdas de Fogu (in contrapposizione al distretto aerospaziale sardo e al “muro” che stanno costruendo), o Santo Stefano, dove l’italia vuole instaurare una base di approdo per porta aerei, Cagliari in contrapposizione alla regione (proposta sulla quale l’assemblea non è stata affatto unanime).

  • Momenti delle manifestazioni: durante le esercitazioni (blocchi, creazione di danno economico), non durante le esercitazioni (in giornate festive, partecipazione favorita)

  • Modalità: attraverso tour nei territori, lavorando e confrontandosi nei territori, preparate nel tempo e decise con largo anticipo per pubblicizzarle meglio.

2. Altre iniziative trasversali e modalità di azione:

  • Tutte le azioni proposte dai 6 gruppi di lavoro (arriveranno i report)

  • Radicarsi nei territori e coinvolgere le popolazioni, i “non militanti”, anche sull’esempio del comitato di Villacidro, trovare modalità di “restituzione” sui territori del lavoro fatto al campeggio

  • Portare avanti più iniziative, multiformi, su più fronti, ma coordinate e accomunate da un “percorso” comune

  • Creare/rafforzare il legame con movimenti per la difesa del territorio (no inceneritori, no megadiscariche, no termodinamico, per la difesa dei presidi sanitari). Importante: assemblea pubblica contro la megadiscarica sabato 17 a Villacidro alla quale l’assemblea è stata invitata.

  • Pubblicizzazione di un finto master in bonifiche (si veda il gruppo università)

  • Denunciare il dual use (vedi distretto aerospaziale sardo e gruppo Università)

  • Sostenere il No al referendum costituzionale di Ottobre

3. Proposte/obbiettivi di medio – lungo periodo:

  • Costruzione movimento di massa, popolare

  • Individuazione di una controparte: PD (non unanimità su questo punto), ministero della difesa, Italia, NATO, militari e industria militare, imperialismo, colonialismo

Alle 21:00 circa, l’assemblea si è chiusa, dandosi appuntamento al 16 ottobre (luogo ancora da definire). In tale data, oltre a fare, a bocce ferme, un breve bilancio del campeggio, si decideranno date, luoghi e modalità di azione delle lotte dell’autunno, a partire dalle proposte emerse all’assemblea.

A Foras Camp, registrazione Assemblea popolare Lanusei (Il manifesto sardo)

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A Foras Camp, registrazione Assemblea popolare Lanusei (a cura de Il manifesto sardo)

Il manifesto sardo ha partecipato e sostenuto l’A Foras Camp 2016, il campeggio contro l’occupazione militare della Sardegna nel Bosco di Seleni, a Lanusei in Ogliastra. Pubblichiamo l’audio registrazione integrale dell’assemblea cittadina contro l’occupazione militare della Sardegna svolta la mattina del 10 settembre.

Link de Il manifesto sardo http://www.manifestosardo.org/a-foras-camp-assemblea-cittadina-contro-loccupazione-militare-della-sardegna/ 

Occupazioni militari. A Foras Camp 2016

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Occupazioni militari. A Foras Camp 2016

 https://aforascamp2016.noblogs.org/internacionalcalls/

CHIAMATA GADDHURESU

La Saldigna è la reggioni più militarizzata d’Europa, l’ìsula uspitigghja ziraccumi militari umbè manni e diffarenti muntaturi liati a l’attivitai militari e l’accunumia di gherra, oltri a esse tuccata da proi militari e pruduzioni di almamenti ogghjimai da dècenni. Chista attivitai tocca in tuttu e pal tuttu la ita di li passoni, lu sò dirittu a la tarra, innant’ a salutu e ambienti. La ziracchia militari si pìdda più di 35 milia èttari, e si cuntemu puru chissi a mari, lu locu tuccatu è in tuttu più mannu di la Saldigna intrea; vi sò Pòligoni (Capu Frasca, Capu Teulada), un Pòligono pa li proi innant’ a l’almamenti noi, un areopoltu militari (Decimomannu), una frabbica di bombi (Domusnovas).

In dugna casu, la gherra contra l’occupazioni militari di la Saldigna sighi da altettantu tempu, a li olti cun folza manna e suzzessi, mancu inn’alti .

Tanti mumenti di muimenti mannu sò cuminciati illu 2014, dapoi di una manifestazioni di bulumu, cumprita cu l’intrata illa basi militari di lu pòligono di Capu Frasca, illu centru-ovest di l’ìsula. Chistu momentu ha fattu nascì una fasi noa di li gherri: sò nati cussì siduti e cumitati, vi sò stati tanti atti diretti, in mezu a chisti v’è chissa pa filmà Trident Juncture (una proa NATO abbeddu impultanti) a Teulada, illu sud-ovest di la Saldigna, illu mesi di Sant’Andria 2015.

Chisti cundizioni ani fattu iscì a campu lu bisognu di rinfulzà l’olganizzazioni di un muimentu cu li raichi illi tarritori, allalgatu e orizontali chi tinissia altu lu livellu di manegghju. Sò stati priiduti tre siduti generali (Bauladu, Aristani in lampata e a Lanusé illu mesi d’alghjola) sighendi un ghjiru mannu di più di 30 prisintazioni e rasgiunati illi comunitài di tutta l’ìsula.

Li siduti ani fattu nutà lu bisognu di apruffundì tanti algumenti, pa middurà e cundividì cantu si sa di l’occupazioni militari e li pussibuli maneri pa libbarassinni , e ammanigghjà cumunamenti li passi di la gherra chi venarà. Chisti attoppi sò stati puru una manera pa agattassi in momenti di sozializazioni e pa punì insembi diffarenti esperienzi, idei, pratichi chi venini da l’altettantu diffarenti lochi e li camini di ca l’è in palti.

La campéggiu sarà un altu passu ancora pa rinfulzà li liami fra li gruppi chi trabaddani innant’ a chisti algumenti, pa fraicà una cunuscenzia cumuna e spaltì punti di ista innant’ a divessi algumenti, oltri chi pa ammanigghjà la prossima passata di muimenti cumincendi da li blòcchi di vagghjimu chi è vinendi e l’azioni diretti contr’a tuttu lu cuntestu militari in Saldigna.

Vi sò sei algumenti prinzipali chi sarani rasgiunati: (1) Fa pettu a lu contu militarista illi scòli elementari, medi e superiori. (2) accunumia, trabaddu, salutu, ambienti: li cunsighenzi sòziali di l’occupazioni militari (3) La storia di lu muimentu contr’ a l’occupazioni militari in Saldigna e li scèn i intelnaziunali. (4) Lu trabaddu cumunu fra l’universitài saldi e li strutturi militari. (5) La frabbica di bombi di Domusnovas (RWM). (6) Comunicazioni di fóra, àlti e pruppaganda: crià un immagghjnàriu cumunu pa lu muimentu contr’ a l’occupazioni militari.

Lu campéggiu priidi puru umbè di mumenti di sozializazioni, comu giti, pruizioni, cuncelti e Dj-set, oltri chi cumpaltì rispunsibilità ill’olganizzazioni e illa gìstioni di lu campeggiu. Chista, cussì comu lu rispettu unu cu l’altu e lu trabaddu cumunu, è una palti altettantu impultanti pa fraicà la nostra gherra cumuna.

CHIAMATA E PROGRAMMA COMPLETO (SARDU)

S’Assemblea Generale Sarda contra s’ocupatzione militare cramat a collida totu sas sardas e sos sardos solidales chi bèngiant dae cale chi siat parte de su mundu e chi apant a coro sa defensa de custa terra, pro una chimbe-dies de cunfrontu e sotzialidade chi potzat èssere sa base teòrica e pràtica, propedèutica a un’atòngiu de blocos e atziones, contra a cale chi siat atividade militare in Sardigna.

Su percursu de s’assemblea generale de ocannu s’est realizende in prus tapas e bidet in su campègiu una reale possibilidade de sotzializatzione, iscàmbiu de informatziones ùtiles, ainas pro unu movimentu in crèschida a fines de fraigare complitzidade intro sos colletivos, sos sìngulos e sos assòtzios chi ant aderidu e chi s’atzapant collocadas in vàrias partes de sa Sardigna.

Amus detzisu de cunvocare su campègiu contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna dae su 7 a s’11 de cabudanni pro permìtere a is istudiantes de sas iscolas superiores de pòdere èssere presentes e dare su contributu issoro in intro de sos laboratòrios chi sunt essidos intro de sos addòbios de sas assemblea generale de Bauladu e Aristanis.

Su campègiu s’at a isboligare in su cuntestu galanu de su Buscu Seleni, chi si podet segudare dae s’istrada istatale 198 a pagos minutos dae Lanusè. In sa duda intro Maurreddia e Ogiastra, s’ispitziesa de unos cumpàngios e sa predispositzione de su logu a istrangiare eventos de custu tipu, nos at fatos detzìdere pro sa bidda manna ogiastrina.

Dae su puntu de vista nostru, est de fundamentale importu a batire unu tema tantu dìligu in su coro de unu territòriu chi istràngiat una parte de su polìgonu interfortzas de su Sartu de Chirra (su prus mannu de Europa); chi istràngiat su tribunale in su cale si isbòligat su protzessu ligadu a sos iscàndalos ambientales e sanitàrios chi in cussu polìgonu si sunt consumidos; in su cale sunt faghende sos pranos de ricunversione e sas tzerachias noas propostas dae su Partito Democratico comente su Distretu Aero-ispatziale de sa Sardigna, chi interessat s’aeroportu de Tortolì cantu a su PISQ.

In prus nos paret de importu a nos mòvere in unu territòriu chi bidet s’arbèschida de unu comitadu nou, Ogiastra-Sàrrabus contra a s’ocupatzione militare, cun su cale cumpartzire esperièntzias e cuntierras inghitzende dae su campègiu.

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Programma:

Mèrcuris su 7 de cabudanni de su 2016: Die de abertura e acasàgiu

Atividades previstas:

– dae ora de sas 11:00 a sas 17

Intrada in su campègiu: acasàgiu, sistematzione e abertura info-point

– ora de sas 13:00

Gustare / pràngiu

– ora de sas 16:00 in sa sala tzentrale de s’edifìtziu

Assemblea plenària de introduida e presentada de su campègiu e de sas mesas de traballu

– ora de sas 20:30

Chena

Giòbia su 8 de cabudanni de su 2016

Atividades previstas:

– dae s’ora de sas 10:00 a sas 13:00

Laboratòriu: sas collaboratziones intro de sas universidades sardas e s’aparadu militare; s’indùstria de bombas de Domusnoas (sa RWM); comunicatzione cun arte e propaganda pro fraigare un’immaginàriu pro su movimentu contra a s’ocupatzione militare;

– ora de sas 13:00

Gustare / pràngiu

– dae s’ora de sas 16:00 a sas 19:00 laboratòriu:

Cuntrastare sa narratzione militarista in sas iscolas elementares, mesanas e superiores; economia, traballu, salude, ambiente e rutas sotziales de s’ocupatzione militares; s’istòria de su movimentu contra a s’ocupatzione militare in Sardigna e sos iscenàrios internatzionales.

– ora de sas 20:30

Chena

– ora de sas 21:30

Projetziones, sotzialidade e mùsica

Chenàbura su 9 de cabudanni de su 2016

Die de traballu de duas. Atividades previstas:

– dae s’ora de sas 10:00 a sas 13:00 laboratòriu:

Cuntrastare sa narratzione militarista in sas iscolas elementares, mesanas e superiores; economia, traballu, salude, ambiente e rutas sotziales de s’ocupatzione militares; s’istòria de su movimentu contra a s’ocupatzione militare in Sardigna e sos iscenàrios internatzionales.

– dae s’ora de sas 16:00 a sas 19:00 laboratòriu:

Sas collaboratziones intro de sas universidades sardas e s’aparadu militare; s’indùstria de bombas de Domusnovas (sa RWM); comunicatzione cun arte e propaganda pro fraigare un’immaginàriu pro su movimentu contra a s’ocupatzione militare;

– ora de sas 20:00:

Chena sotziale de auto-finantziamentu, gastos campègiu e cuntierras in su territòriu, pro aparaulare mutire Michele 3297892577

– ora de sas 22:30:

ispetàculos, mùsica, sotzialidade

Sàbadu su 10 de cabudanni de su 2016

Die de traballu de tres. Atividades previstas:

– ora de sas 10:00:

Atzione de volantinàgiu in Lanusè

– ora de sas 11:00:

Assemblea tzitadina contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna

– ora de sas 16:00:

Assemblea de tancada de AFORASCAMP2016: resocontu traballos de sos laboratòrios, organizatzione corteu tzitadinu, prospetivas de cumbata e blocos de atòngiu de sas atividades militares

– ora de sas 20:30:

Chena

– ora de sas 21:30:

Cuntzertu de auto-finantziamentu cun: Futta, Dr Dreher e CRC Posse, Tzoku e final set by Autcast Crew

Domìniga s’11 de cabudanni de su 2016

Atividades previstas:

– limpiadura de su padente, ismontadura tendas e “check out”

-ora de sas 13:00:

Gustare / pràngiu

– ora de sas 16:00:

Corteu tzitadinu contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna

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A SI ACURTZIARE A SU CAMPÈGIU

Amus pensadu sas dies de cabudanni pro permìtere a, a chie si chèrgiat acurtziare pro sa prima bia a sa mobilitatzione contra a sas bases militares, de lu pòdere fàghere cun sos mèdios pròpios. Bolimus faeddare intre nois e a onni persone sena fraigare muros identitàrios o arresonos ideològicos chi nos atèsiant dae chie realmente bolemus segudare. No at a èssere unu campègiu de atzione direta ma una tapa de fràigu de sa cumbata pro s’atòngiu. S’obietivu est a rèndere totus còmplitzes e partètzipes a sos blocos e a sas atziones benidoras.

Su campègiu est completamente autofinantziadu e autogestidu, suportadu dae sos colletivos, organizatziones e individualidades ispartas subra su territòriu sardu. Amus a pedire a sos partetzipantes de contribuire a sos gastos de su campègiu lassende un’oferta lìbera in s’info point chi at a èssere presente in s’intrada de s’àrea tendas. Bos amus a pedire de bos prenotare pro sa chena manna chi semus organizende pro su sero de su chenàbura 9 de cabudanni a su nùmeru 3297892577 (Michele). S’ùrtimu momentu pro torrare a intro de sos gastos e intentare a collire carchi cosa pro sustènnere sa cumbata de atòngiu at a èssere su cuntzertu organizadu su sàbadu 10 de cabudanni 2016 a su cale bos cumbidamus a partetzipare e publitzidade cantu prus possìbile.

In prus de su logu tendas gosamus de sala riuniones/cunferèntzias, còmodos e dòtzia cun abba callenta, logu DJ set e coghina autogestida cun gravìllia. Est proibidu de manera severa a allumare fogos foras de sos logos lìtzitos, ghetare pabiràmene o àliga in intro de su padente e de s’àrea archeològica. Bos pregamus de bos batire pratos e tatzas torra impreàbiles de manera chi si fatzat prus paga àliga possìbile.

Pro s’ispìritu de sa cumbata chi giughimus a in antis e pro s’organizatzione chi nos amus dadu, bos averiguamus chi in su campègiu non cherimus ratzistas e fascistas, filo-militaristas, ispatziadores, isvilidos e fortzas de s’òrdine. Sunt imbetze atzetados amigos a 4 brancas.

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Lanusè e su buscu Seleni

Lanusè est una de sas biddas prus importantes de s’Ogiastra, sede de sa Diòtzesi e de su Cullègiu de sos Salesianos, de su Tribunale e de s’Ispidale Tzivile. Contat belle 6000 abitantes e est arrambadu che a un’anfiteatru chi dòminat sa badde e sa costera subra su mare. Su patrimòniu archeològicu at atestatziones chi andant dae su neolìticu reghente finas a s’edade romana. Sas chircas archeològicas cròmpidas in su territòriu ant atzapadu, in su Buscu Seleni, duas domos de gianas datadas a unu perìodu cumpresu intro de su XV e su VXIII sèculu a.C.. Su passadu suo lughente est testimoniadu galu oe dae sa presèntzia manna de tzentros culturales che a sos museos, crèsias, monumentos. Unu particulare tzinnu (CENNO) andat a s’Osservatòriu Astronòmicu “F. Caliumi” postu in su cùcuru de su Monte Amidda, a sa catedrale Maria Maddalena, ritza in s’annu 1927, a sa cresiedda campina de S. Cosma e Damianu. Lanusè est connota pro s’agradessimentu de su clima suo, subra totus pro sa presèntzia a pagos chilòmetros dae su tzentru de sa bidda de unu padente cun meda benas e meda animales che a sos sirbones, matzones, columbas agrestes, furàntzulos, etc…

Su Buscu Seleni

Su parcu archeològicu, imbèrghidu in unu padente de èlighes, castàngios e chercos, est situadu in pitzu de una campeda granìtica a 1000 metros subra su livellu de su mare, e atesu 5km dae su tzentru abitadu de Lanusè. In ie b’est su nuraghe “Gennacili” inghiriadu dae sa bidda nuràgica, cun duas tumbas de sos gigantes situadas a 500m de distàntzia dae su nuraghe e dae duos càntaros sagrados. Su nuraghe, fraigadu subra unu puntzone rocosu chi a tretos sostituit sa muradura, no est sarbadu de manera òtima, ma abarrat su basamentu inghiriadu dae un’aglomeradu de duas chentas pinnetas e restos de muros defensivos. Sas duas tumbas sunt realizadas cun granitu locale. Sa de unu, chi est datadu a su sèculu XV a.C., e a tipu istele tzentinada e presentat un’esedra mesu tunda, e de sas duas est sa prus minore ca mesurat 8m de longària. Sa tumba de duas chi est datadu a su sèculu XIV a.C. est de su tipu a filares (fraigada cun blocos de granitu traballadu) e mesurat 11m de longària pro 5m de largària pro 1,2m de artària. Sos materiales atzapados intro de sos iscavos si podent datare a s’edade de su brunzu mesanu e brunzu finale (dae su 1600 a.C. a su 900 a.C.). In s’esedra, sa zona mesu tunda a ogros de s’intrada de sas tumbas, si praticaiat su ritu de sa crochidura (iscritos latinos narant chi sos sardos nuràgicos dormiant unas dies a probe a sas tumbas de sos caros issoro pro los pòdere addobiare intro de su sonnu; probabilmente suta s’efetu de carchi pranta de su noscu).

Inditos istradales pro acudire a su buscu e dormire a fùrriu

Dae Lanusè si sighit s’istrada istadale 198 (essida cara a Nùgoro, bìviu Carmine e Gàiru), si prosighit galu 6km in diretzione Gàiru, s’isvìnculu pro su buscu Seleni e su parcu archeològicu s’atzapat a manu manca in su chilòmetru 85.

Pro chie chèrgiat acudire dae cale chi siat parte de sa Sardigna, bos cumbidamus a visitare su situ:

http://www.arst.sardegna.it/index.html

http://www.trenitalia.com/

In sas dies de su campègiu at a èssere disponìbile un’ispola chi at a ligare Lanusè a su Buscu.

Pro sas famìlias o sas persones chi chèrgiant dormire de manera prus còmoda respetu a sa tenda cun sacu-letu, at a èssere cumpilada una lista de locandas, bed and breakfast, air B&B e allogaderis chi ant a praticare prejos moderados pro sas dies de su campègiu.

Sa lista de sas informatziones pràticas at a èssere publicada in su situ: https://aforascamp2016.noblogs.org/

Pro informatziones logìsticas, pràticas e polìticas, podides iscrìere una mail a: aforasmilitaris@autistici.org, o cramare su nùmeru 3386377600 (Nicola).

ITALIANO

La Sardegna è la regione più militarizzata in Europa, l’isola ospita servitù militari molto estese e diverse installazioni legate all’attività militare e all’economia di guerra oltre a essere interessata da esercitazioni militari e produzione di armi ormai da decenni. Quest’attività ha un impatto profondo sulle vite delle persone, sul loro diritto alla terra, sulla salute e l’ambiente. Le servitù militari occupano più di 35mila ettari, se consideriamo anche le servitù a mare la superficie totale è più grande di quella dell’isola intera, ci sono poligoni (Capo Frasca, Capo Teulada), un poligono per il test di nuove armi (Salto di Quirra), un aeroporto militare (Decimomannu), una fabbrica di bombe (Domusnovas) ecc. Tuttavia, la lotta contro l’occupazione militare della Sardegna va avanti da altrettanto tempo, con momenti di grande forza e successo e altri meno.

Una nuova ondata di mobilitazioni è iniziata nel 2014, dopo una mobilitazione di massa conclusa dall’irruzione dentro la base militare del poligono di Capo Frasca, nel centro-ovest dell’isola. Questo episodio ha dato vita a una nuova fase delle lotte: sono nate assemblee e comitati, ci sono state chiamate per diverse azioni dirette, tra le quali quella che è riuscita a interrompere la Trident Juncture (un’importante esercitazione NATO) a Teulada, nel sud-ovest della Sardegna, nel novembre 2015.

Questi eventi hanno mostrato la necessità di portare e rafforzare l’organizzazione di un movimento radicato nei territori, decentrato e orizzontale che tenesse alto il livello di mobilitazione. Sono state organizzate tre assemblee generali (a Bauladu e Oristano, nel centro-ovest della Sardegna, in giugno del 2016, e a Lanusei, nel centro-est, nel luglio 2016), in seguito a un lungo tour di presentazioni e dibattiti in tutta l’isola.

Le assemblee hanno posto l’attenzione sulla necessità di approfondire una serie di temi, per migliorare e condividere la conoscenza dell’occupazione militare e delle possibili vie per liberarsene, e di organizzare collettivamente i prossimi passi della lotta. Questi incontri sono stati anche un’occasione per riunirsi in momenti di socializzazione e di messa in comune delle diverse esperienze, idee, pratiche provenienti dai diversi luoghi e dai percorsi dei partecipanti.

Il campeggio sarà un ulteriore passo per rafforzare le connessioni tra i diversi gruppi che lavorano su questi temi, per elaborare una conoscenza comune e condividere opinioni su diversi argomenti, oltre che per organizzare la prossima ondata di mobilitazioni a partire dai blocchi del prossimo autunno e le azioni dirette contro il complesso militare in Sardegna.

Ci sono sei argomenti principali che saranno discussi durante i workshops: (1) Contrastare la narrazione militarista nelle scuole elementari medie e superiori; (2) Economia, lavoro, salute, ambiente le ricadute sociali dell’occupazione militare; (3) La storia del movimento contro l’occupazione militare in Sardegna e gli scenari internazionali; (4) Le collaborazioni tra le università sarde e l’apparato militare; (5) la fabbrica di bombe di Domusnovas (RWM); (6) Comunicazione esterna arte e propaganda creare un immaginario per il movimento contro l’occupazione militare.

Il campeggio prevede anche molti momenti di socializzazione, tra i quali escursioni, proiezioni, concerti e dj set, oltre condividere responsabilità nell’organizzazione e nel funzionamento del campeggio. Questo, così come il rispetto reciproco e il lavorare assieme, è un aspetto altrettanto importante nella costruzione della nostra lotta comune.

A Fora.Campagna muraria contro l’occupazione militare: 130 paesi, verso il campeggio di settembre e un autunno caldo

Calangianus-Luras

Campagna Muraria contro l’occupazione militare: 130 paesi raggiunti, verso il campeggio e un autunno di lotta!

Nella prima settimana di Agosto, l’Assemblea Generale sarda contro l’occupazione militare, ha affisso manifesti e svolto volantinaggi in zone strategiche, nei paesi e nelle località di mare. I manifesti presentano scritte in sardo, inglese, italiano come “A FORAS“, “military bases, get out!” “LIBERAMUS SA SARDIGNA” e “we are fighting for the freedom of our land“. Un messaggio dei sardi per i loro conterranei, per gli emigrati che tornano per l’estate e per gli stranieri che giungono sulla nostra isola. Davanti all’Italia, la Nato e i loro alleati che continuano a preparare le loro guerre nella nostra terra questo vuole essere un messaggio di lotta di un popolo che sceglie da che parte stare. Un messaggio determinato, verso l’obiettivo comune: la fine delle esercitazioni, lo smantellamento totale dei poligoni e delle basi militari che per troppo tempo hanno inquinato e devastato i nostri territori. E’ tempo che i Sardi si riprendano ciò che gli spetta: la loro terra. Nel territorio Sardo è presente il 66 % del demanio militare Italiano. Si parla di 35mila ettari suddivisi fra circa 170 installazioni militari, tra le quali spiccano i 3 poligoni più grandi d’Europa (Quirra, Teulada, CapoFrasca) Sessanta anni di danni all’ambiente, alla salute delle popolazioni limitrofe alle basi, e all’economia del territorio non possono più essere ignorati. Non si può più restare passivi davanti alle zone ormai irrimediabilmente compromesse, ai dati su tumori e mortalità, davanti ad un’economia drogata di indennizzi e ricatti occupazionali. La lotta contro l’occupazione militare della Sardegna è sempre stata una costante, ma abbiamo deciso di cambiare rotta, di provare a renderla davvero incisiva. Dopo un anno e mezzo di mobilitazioni, dall’ingresso al poligono di Capo Frasca nel settembre 2014, all’interruzione dell’esercitazione Trident Juncture a Teulada, tante anime del movimento contro l’occupazione militare della Sardegna hanno scelto di costruire un percorso condiviso e continuativo, che possa dare voce a tutti i territori della nostra isola e che ha l’ambizione di riuscire a far fare a questa lotta dei significativi passi avanti, tenendo presenti sempre gli obiettivi comuni a tutti: la chiusura e bonifica delle basi militari. Il 2 giugno nell’Assemblea generale Sarda di Bauladu, e negli incontri successivi di Oristano e Lanusei abbiamo deciso dare avvio alle fasi di studio, informazione, radicamento che rilancino le prossime iniziative di lotta comuni. Questa campagna muraria è stato il primo passo, e sarà arricchita dall’iniziativa “Un murales in ogni paese, un murales in ogni quartiere” a partire da quest’ultima fase dell’estate. La seconda tappa arriverà fra il 7 e l’11 settembre con AFORASCAMP 2016, il campeggio contro l’occupazione militare della Sardegna, che si svolgerà presso il bosco di Selene a Lanusei. Momento di confronto, studio e analisi collettiva, sarà il primo vero banco di prova di quello che aspira a essere il movimento che andrà a combattere la prepotente presenza dei militari in Sardegna, rilanciando già da subito, con la nuova assemblea generale del 10 settembre, gli appuntamenti di lotta per il prossimo autunno. Sa luta no si firmat. A FORAS!

sito web: aforascamp2016.noblogs.org

mail: aforasmilitaris@autistici.org

pagina facebook: aforascamp2016

Più di 1500 manifesti sono stati affissi in più di centotrenta tra comuni, paesi, frazioni, località turistiche, stazioni, porti e aereoporti della Sardegna:

Aggius, Alghero, Arborea, Arzachena, Assemini, Badesi, Baratili S.Pietro, Barisardo, Birori, Bolotana, Borore, Bortigali, Bortigiadas, Bosa, Cagliari, Cagliari Porto, Cabras, Calangianus, Calasetta, Carbonia, Cardedu, Castelsardo, Chiaramonti, Cussorgia, Decimomannu, Decimoputzu, Desulo, Dolianova, Elmas-aereoporto, Escolca, Fenosu, Genoni, Gergei, Giba, Girasole, Gonnosfanadiga, Ilbono, Isili, Jerzu, La Caletta, La Fumosa, La Maddalena, Lanusei, Li Punti, Litorale Platamona, Loceri, Lotzorai, Lu Bagnu, Luras Macomer, Magomadas, Maladroxia, Maracalagonis, Marina di Sorso, Marrubiu, Martis, Masainas, Milis, Modolo, Monastir, Monserrato, Montresta, Muravera, Nuragus, Nurallao, Nurri, Olbia, Oristano, Orroli, Osilo,Ottava, Pabillonis, Palau, Palmas, Perfugas, Piscinas, Ploaghe, Porto Alabe, Portopino, Porto Torres, Quartu S.Elena, Quartucciu, San Gavino, San Giovanni Suergiu, San Sperate, Sanluri, Santadi Sant’Anna Arresi, Santa Caterina di Sant’Antioco, Santa Lucia, Santa Maria la Palma, Sant’Orsola,Santa Teresa di Gallura, Sant’Antioco, Sardara, Sassari, Selargius, Sennori, Serdiana, Serramanna, Serri, Settimo S.Pietro, Silanus, Sindia, Simaxis, Siniscola, Sinnai, Siurgus Donigala, Soleminis, Sorso, Stintino, Suni, Talana, Tempio, Terralba, Tertenia, Teulada, Thiesi, Torralba, Tortolì, Tratalias, Ulassai, Uta, Valledoria, Viddalba, Villacidro, Villagrande Strisaili, Villanovatulo, Villaperuccio, Villaputzu, Villarios, Villasor, Villaspeciosa, Zeddiani.

Alcuni primi scatti dalla Campagna Muraria AForas.

 

Aereoporto di Elmas

Spiaggia di Santa Lucia Siniscola

Alghero

Decimoputzu

Sassari

Bortigali

Porto di Cagliari

Sant’Antioco

Oristano

Villaputzu

La Maddalena

Tempio Pausania