Ritrovati cadavere i tre giovani israeliani scomparsi due settimane fa. Israele annuncia rappresaglie, alcuni morti e una bambina di 9 anni in fin di vita. Hamas: sarà l’inferno. Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina: la lotta e la resistenza all’occupazione continuano nonostante gli arresti.Sono stati rinvenuti domenica 29 giugno i corpi dei tre giovani israeliani scomparsi nei pressi di Hebron. Il governo israeliano ha annunciato dure rappresaglie nei confronti di Hamas, di cui si giura sulla responsabilità. La replica dell’organizzazione palestinese non si è fatta attendere: “nessuna organizzazione ha rivendicato l’omicidio, respingiamo le accuse e le minacce. Se Israele attacca sarà l’inferno”.
Nei fatti, senza indagini, senza prove e senza processo il governo israeliano ha deciso che Hamas è responsabile dell’omicidio dei tre coloni e che tutti i palestinesi devono essere puniti. Tutto ciò in barba a qualsiasi procedura penale di uno Stato di diritto e nella più totale violazione del Diritto Internazionale. Alla luce delle devastazioni e soprusi nei giorni passati – interrotti a Hebron solo temporaneamente durante l’inizio del Ramadan – il clima di terrore verso i palestinesi e la recrudescenza del governo di Tel Aviv crescono di ora in ora. Contemporaneamente nulla viene aggiunto sui tre coloni che secondo scarne fonti israeliane sarebbero stati uccisi subito dopo la scomparsa.
Mentre le istituzioni italiane, i partiti e la stampa nazionale esprimono cordoglio per i tre coloni e invocano giustizia, pressoché tutti tacitano sulle violenze dei raid in tutta la Palestina.
Sanabel Mohammed Fahmy al-Tus (9 anni) di Betlemme. è stata gravemente ferita la scorsa notte da colpi di arma da fuoco esplosi da una macchina di coloni israeliani.
Mentre l’Occidente spende parole di cordoglio per Israele, il Fatto Quotidiano di Marco Travaglio riporta le dichiarazioni dell’ultra destra del Knesset che invoca nessuna pietà per i terroristi e una punizione di stile sionista, dichiarazioni non commentate con richiami alla pace o moniti a regolari indagini per uno Stato che viene definito nell’unica democrazia del Medio-Oriente.
L’approccio sionista è già in atto da settimane attraverso lo squadrismo dei militari ai quali si aggiunge ora quello dei coloni civili. Ieri dei coloni hanno rapito e ucciso un giovane palestinese. Il cadavere è stato bruciato dopo aver subito violenze. Si tratta di Mohammad Abu Khdeir, 16 anni, abitante del campo profughi di Shuaffat che è stato trovato questa mattina dalla polizia israeliana in un bosco di Gerusalemme, dopo che la famiglia aveva denunciato il suo rapimento. Testimoni hanno riferito che il giovane è stato trascinato con la forza su di un’automobile mentre si recava a pregare in una moschea di Beit Hanina, Gerusalemme est.
Nel campo profughi di Dheisheh, nel quale si è registrato un morto nei giorni scorsi, è stato arrestato il dirigente del FPLP, Nidal Abu Aker. Aker nella sua vita ha già trascorso 13 anni nelle carceri israeliane, di cui 7 come prigioniero amministrativo. Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina annuncia che le violenze, le intimidazioni e gli arresti non mineranno lo spirito necessario alla prosecuzione della lotta di liberazione. L’occupazione sionista non affievolirà lo spirito di resistenza.
http://www.ilminuto.info/2014/07/precipita-la-situazione-in-palestina/
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