PISQ, F.I.U: occupazione militare volto più devastante del colonialismo
Il Fronte Indipendentista Unidu aderisce alla chiamata dell’Assemblea Sarda contro l’Occupazione Militare (A Foras) e sarà presente il 28 aprile a Quirra.
Il 28 aprile non è una data qualunque. Da stanca celebrazione istituzionale di una classe politica italianista e unionista è presto diventata una occasione importante grazie alla quale il movimento indipendentista, comitati civici, intellettuali e intere comunità hanno potuto trasmettere a vaste componenti del Popolo Sardo il significato reale degli avvenimenti storici legati alla Rivoluzione repubblicana, antifeudale e indipendentista di fine Settecento.
Non è un caso che le varie Giunte Regionali abbiano nel tempo tagliato i finanziamenti a questa festa e cercato in ogni modo di deviarla verso obiettivi differenti, dedicando via via “Sa die de sa Sardigna” a personaggi o istituzioni che non c’entrano nulla. Ricordiamo per esempio il vergognoso tentativo di dedicare “Sa die” alla Brigata Sassari della giunta di centro destra una decina di anni fa e il recente operato della giunta Pigliaru di deviare l’attenzione dal contenuto originario di “Sa Die” dedicandola a Giorgio Asproni.
Tutti tentativi di sviare l’attenzione dal significato rivoluzionario, nazionalista e patriottico dei fatti di fine Settecento che per fortuna non hanno sortito alcun effetto, se non quello di creare ancora più distanza tra il crescente sentimento di ribellione nazionale dei sardi e la vuota retorica autonomista delle classi dirigenti legate al colonialismo italiano.
Il Fronte Indipendentista Unidu accoglie con favore la proposta di A Foras perché ritiene necessario proseguire l’esperienza rivoluzionaria e nazionalista sarda della “Sarda Rivoluzione” e che uno dei modi migliori per farlo sia quello di rafforzare e radicalizzare il movimento contro l’occupazione militare che subisce la nostra terra.
L’occupazione militare è infatti uno dei volti più devastanti e pericolosi del colonialismo italiano in Sardegna e rappresenta una seria minaccia alla possibilità che il Popolo Sardo continui ad esistere in quanto tale anche nel futuro.
Raccogliamo e rilanciamo pertanto l’invito di A Foras a mobilitarsi portando in piazza «centinaia di bandiere dei quattro mori, perchè la nostra autodeterminazione, così come quella di tutti i popoli, deve passare per la liberazione dall’occupazione militare».
Invitiamo tutto il movimento indipendentista ad unirsi a questa importante mobilitazione caratterizzando in senso nazionale una lotta che non può e non deve rimanere negli argini del pacifismo generico, sebbene il pacifismo e il rifiuto della guerra d’aggressione, come della militarizzazione della società, siano valori fondanti la teoria e la prassi del movimento di liberazione nazionale.
Appuntamento il 28 aprile ore 11 al Bar Quirra, presso la vecchia S.S. 125