Dopo la posizione italiana su quanto accade da settimane nel Donbass nulla fa pensare per il meglio per la Palestina e l’evoluzione dell’attacco militare sulla Striscia di Gaza. Dopo Gaza in queste settimane è arrivato il turno di Rafah: sono circa 150 le vittime, in gran parte bambini che ora vengono avvolti in bandiere palestinesi e disposti come cassette di frutta in frigoriferi utilizzati per conservare generi alimentari. Renzi, intanto, ringrazia l’Egitto per il “ruolo di pace” che sta rivestendo e parla della proposta egiziana per cessate il fuoco come l’unica via per la pace. Probabilmente dimentica che in questo momento l’Egitto è governato da una giunta militare presieduta dall’uomo forte di USA e Mossad, ovvero il generale Al-Sisi. Da questo consegue la chiusura quasi perenne del valico di Rafah, quasi sempre utilizzabile dai palestinesi durante il periodo Morsi.
Israele non permette neanche lo spostamento dei feriti da un ospedale all’altro. Con Rafah al collasso non hanno più medicine e posti letto. Si chiede invano di trasferire a Gaza i feriti e i cadaveri che giungono di ora in ora ma Israele non lo permette. Le vittime hanno ormai superato il bilancio dell’operazione Piombo Fuso ed è anche difficile stabilire un numero esatto in quando molti cadaveri giacciono ancora sotto le macerie a Rafah e altre città. Il fuoco israeliano non permette un intervento sicuro nei luoghi colpiti.
Intanto Obama ha ottenuto dal Congresso degli Stati Uniti un appoggio economico pari a 225 milioni di euro richiedendo a gran voce il rilascio dell militare rapito, a dire di Israele, da Hamas. Al-Qassam ha comunicato la propria estraneità sulla cattura e la detenzione, respingendo le accuse come fatto in merito al rapimento e uccisione dei tre coloni a Hebron avvenuta a giugno. Successivamente la posizione palestinese è stata confermata anche dalle autorità sioniste corrispondendo perfettamente al vero anche in altri casi.
Israele e i suoi alleati nascondono così l’ennesima infame violazione della tregua, gli stessi accordi sottoscritti dal suo governo. Di vero c’è la reazione palestinese dopo che l’IDF è avanzato su Rafah per due chilometri anziché conservare la stessa posizione al momento della tregua. A questo si aggiungono colpi di artiglieria sempre successivi alla tregua. La Resistenza ha messo così a segno un duro colpo, riuscendo ad uccidere un numero imprecisato di soldati israeliani. Si parla di almeno una dozzina di caduti.
La rappresaglia in stile nazista da parte di Israele si è abbattuta nelle ore seguenti sui civili, principalmente bambini, segnando l’ennesimo capitolo di un’aggressione mai sporca quanto questa, militarmente e mediaticamente. Israele ha perso ogni credibilità nelle violazioni delle tregue e l’aggressione deliberata sui bambini. Sul soldato catturato da Hamas, secondo quanto sostenuto da Israele e smentito, ci si aspetta la stessa strategia per il false-flag dei tre coloni rapiti per i quali alla polizia israeliana non sono risultate responsabilità di Hamas, oggi come un mese fa.
Israele si può permettere di mentire e ritrattare a piacimento davanti a tutto il mondo, salvo continuare a fare ciò che più ritiene opportuno compiendo un vero e proprio genocidio. A nessuno Stato al mondo vengono permessi simili atteggiamenti e va ricordato come per molto meno siano stati rasi al suolo e invasi Paesi sovrani.