Il progetto per il nuovo inceneritore di Tossilo verrà presentato al pubblico in data 3 ottobre, ore 11:00, alle ex Caserme Mura, padiglione Filigosa di Macomer.Il Comitato Non Bruciamoci Il Futuro di Macomer, attivo nella battaglia locale contro il potenziamento del sistema di incenerimento dei rifiuti di Tossilo, ha divulgato nel suo blog le osservazioni al SAVI riguardo alla prossima valutazione d’impatto sull’investimento previsto di 40 milioni di euro e una potenzialità di trattamento pari a 60 mila tonnellate di rifiuti l’anno. Il sito è di proprietà del Consorzio industriale di Macomer, ente appaltante per il progetto di revamping.
Sostanziose le osservazioni del Comitato tra le quali una “illegittimità della scelta dello scenario di incenerimento a 3 poli in quanto effettuata da un commissario liquidatore che doveva gestire l’attività ordinaria del Consorzio e non quella straordinaria“. Infatti, come si apprende anche dal sito istituzionale del Consorzio (Ente Pubblico Economico) lo stesso è “il fase di liquidazione ovvero in attesa di riorganizzazione, ai sensi della L.R. 10/2008 – “Riordino delle funzioni in materia di aree industriali”.
Alla luce dello Sblocca Italia del governo Renzi e del regime d’incentivazione per la produzione energetica non sostenibile tramite incenerimento (CiP6 – Comitato Interministeriale dei Prezzi e GSE – Gestore Servizi Elettrici) il revamping di Tossilo si presenta come una delle punte di diamante nel vasto panorama della speculazione energetica e della predazione ambientale subite dalle comunità sarde.
Non a caso l’attuale assessore regionale ai Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, fondatore della rivelazione elettorale Partito dei Sardi, si era pronunciato in maniera netta nel 2007, quando sostenne pubblicamente la campagna per la moratoria energetica in attesa di un grande Piano Energetico “Regionale”, promossa tra le varie organizzazioni anche dall’ISDE, International Society of Doctors for the Environment, rappresentanta in Sardegna dal Dott. Vincenzo Migaleddu.
Le amministrazioni locali rientrati nel Consorzio sono Macomer, Borore, Bortigali, Birori, Sindia. Luoghi nei quali alle elezioni regionali di febbraio il Partito dei Sardi di Maninchedda fece il “botto” con risultati in alcuni casi eclatanti (oltre il 20% a Macomer e Birori) o comunque di tutto rilievo come il 5-7% a Bortigali, Borore e Sindia che, assieme al risultato di Oristano, hanno contribuito all’oltre 5% in Provincia per un totale di 3.380 voti di lista.
Nel dibattito che da qui a poco si accenderà, sarà interessante sentire cosa ha da dire in proposito l’assessore Maninchedda. Qualcosa la si potrebbe intuire avendo letto nell’ultimo anno le posizioni espresse circa il progetto di centrale a carbone (Ottana) proposto dal parte del gruppo Clivati.
http://www.ilminuto.info/2014/09/campagna-inquinamento-progetto-nuovo-inceneritore-tossilo/