Lu Tar Saldigna ha cundilatu lu ricussu di la Saras S.p.A rigaldu la dummanda di abulizioni pa la prunùnzia di lu SAVI, lu Silviziu di la sustinibbilitai ambientali di la RAS, di la dì noi di capidannu 2014. Comu si sa, lu Prughjettu Eleonora privvèdi la sfilchìtura di gas metanu illu comuni di Arborea, a lu cumenciu cun una societai di lu gruppu Saras – Sargas S.r.l – fraicata ad hoc a capitale sòziali minimu dalla Saras ma ogghj fora da lu prughjettu.
Lu SAVI aìa dichjaratu “impruzzidibbuli” la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) pa chjara mancànzia di cumfolmitai di lu prugghjettu cun Ppr e Puc, fendi divintà cussì in avanzu li nummarosi e prizzisi ussilvazioni di cumitati e assòzi a gherra da anni contra lu prugghjettu di sfilchìtura.
Ogghj la bucciatura di lu Tar a lu ricossu prisintatu da Saras S.p.A. podaria dì l’ultima paraula innantu a la spilciulatura energetica di li Moratti ill’aristanesu, puru si abali la societai milanesa po ricurrì in Cunsiddu di Statu. Aldóri da palti di la comunitai di Arborea, di la sindichessa soia Manuela Pintus, tra li fundadori di lu cumitatu No al Progetto Eleonora illu 2011, e da lu GrIG – Gruppo di Intervento Giuridico ONLUS -, presidutu da Stefano Deliperi, chi ìsprimi aggradu mannu pa la sintènzia di lu Tar e cunfelma l’appogghju di lu GriG a la comunitai e a “No al Progetto Eleonora” cun ca’ ha trabaddatu cun pruvvettu in chist’anni passati. Continua la lettura di Arborea. Requiem pa lu Prugghjettu Eleonora→
Usini, La Piattaforma Civica ha presentato con successo il “Mercato contadino a Km zero”.
Ieri, 25 settembre, nella sala dell’Ex Ma di Usini, con l’ampia partecipazione di produttori locali giunti da diversi centri della provincia, la Piattaforma Civica ha presentato il primo punto del suo programma di lavoro: “Mercato contadino a km zero”. Il progetto si prefigge essenzialmente di consociare i piccoli e medi produttori sardi, dando loro l’opportunità di valorizzare i prodotti biologici a chilometri zero e venderli a costi contenuti nelle piazze, attivando il ciclo virtuoso della filiera corta “dal produttore al consumatore”.
Dopo la dettagliata introduzione, corredata da diapositive e testi esplicativi sui temi della piattaforma e nel dettaglio sulle produzioni di Usini, curata da Davide Canu, Simone Frau, Antonio Bassu e Gianfranco Ghiani, è intervenuto il sindaco di Usini, Antonio Brundu, che ha manifestato grande disponibilità per il progetto della Piattaforma Civica e per la creazione di una piazza mercatale da attivare in occasione dell’evento “Ajò a ispuntare”.
L’incontro è proseguito con molteplici domande e interventi da parte del pubblico, incuriosito dalle concrete opportunità economiche destinate ai produttori che il progetto della Piattaforma Civica si propone di attivare.
Dapoi di li nuitai di li mesi passati, lu caminu chi polta a lu finanziamentu di l’invasu di Lu Pagghjolu pari abbeddu mancu sirenu di cantu li prummissi elettorali agghjini dittu. So passati, diffatti, più di setti mesi da la dilibbarazioni n. 5/23 chi impignàa l’Assessoratu a la Prugrammazioni sigutu da Raffaele Paci a ricuparà l’acchitti stanziati ma no uldinati e prividè li cunsighenti muti di cuntaduria pa carragghjà in tuttu l’investimentu pa aunì Lu Pagghjolu e li comunitai di l’Alta Gaddhura, comu s’aspetta da dec’anni e più.
Intrattantu, è cumpritu l’iter pa lu mutuo di la RAS da oltri 700 milioni di euro, di ca più di 130 so distinati a l’infrastrutturi idrichi; ma a ogghj di la muta di cuntaduria pa Lu Pagghjolu no v’è mancu l’umbra. A magghju, pa l’elezioni comunali timpiesi, l’Assessori a li Trabaddi Pùbblichi, Paolo Maninchedda, e lu funziunàriu a li mattessi, Franciscu Sedda – amendui direttóri di lu Partito dei Sardi e sustinidori di lu centrusinistra timpiesu – aiani assiguratu l’acchitti e la felma ulintai politica pa accunsaltà una olta pa tutti l’inettitudini di lu sìlviziu idricu illu nord-est saldu. Lu Liscia, diffatti, selvi comuni comu Tarranóa e Fìgari, candu invèci Tèmpiu e divessi comunitài – pa guasi 30.000 zittadini – so liati a Pattada, cun spaldìziu mannu di elettricitài, magghjori pussibbilitài di disaccelti e, comu l’ultimi dui anni cumproani, una generali inettitudini di lu silviziu. Forsi, lu no aè vintu l’elezioni da palti di lu centrusinistra tempiesu ha pisatu malamenti innantu l’afficcu di la Giunta Pigliaru veldi lu sìlviziu idricu ill’Alta Gaddhura e li bisogni di li gaddhuresi. Continua la lettura di Tèmpiu: ancòra attindimenti pa Lu Pagghjolu e li prummissi di Maninchedda→
Campagna “S’Arga in su muntonàrgiu, no in sas carrelas e in sas tancas nostras!” contro le discariche abusive e per la strategia “rifiuti zero”.
In questi caldi giorni d’agosto è esploso lo scandalo “discariche abusive”, anche grazie all’impegno della forestale che ha individuato 150 lanciatori di mondezza per strada e nelle campagne in tutta la Gallura.
Il fenomeno sta dilagando in maniera veramente preoccupante in tutta l’isola e per questo motivo il Fronte Indipendentista Unidu aveva lanciato gli scorsi mesi una campagna di sensibilizzazione, a partire dalle zone di Sennori, Sorso e Osilo da estendere poi in tutta l’isola: “S’Arga in su muntonàrgiu, no in sas carrelas e in sas tancas nostras!”.
In questi giorni siamo tornati a tappezzare questi tre paesi di manifesti al fine di innescare un controllo sociale verso il fenomeno, perché spesso a gettare la mondezza ai bordi delle strade e nei campi sono i nostri vicini, anche quelli insospettabili con un lavoro e con una fama di persone rispettabili.
Ci sembra doveroso sottolineare come questo aspetto sia legato indistricabilmente alla questione nazionale sarda, perché un sistema che insegna ai propri cittadini che la Sardegna non ha una lingua, non possiede una storia, non vale nulla se non data in usufrutto a multinazionali forestiere, crea inevitabilmente persone di questo tipo che trattano la propria terra appunto come una discarica senza valore. Non è un caso che i popoli con più coscienza nazionale e di appartenenza hanno ben altro atteggiamento verso la natura e il paesaggio.
Detto ciò è necessario fare delle proposte pratiche per fare fronte a questa emergenza.
Come prima cosa riproponiamo il nostro punto per la campagna elettorale del 2014:
1. Installare postazioni di videosorveglianza a campione e mobili sulle strade dell’isola nei punti trasformati in discariche abusive e procedere a relative multe e denunce per danno e/o disastro ambientale.
2. Suggeriamo inoltre che tutti i comuni della Sardegna creino un unico centro di raccolta dati (virtuale e non) dove i cittadini possano recarsi anonimamente o inviare per posta elettronica (restando anonimi) foto segnaletiche di chi getta la spazzatura per strada. Con la diffusione degli smartphone puntare sulla vigilanza dal basso è la soluzione più economica ed immediata. È un dato realmente dolente che su 377 paesi sardi la quasi totalità sia totalmente insensibile al problema.
3. Tutte queste misure repressive o di educazione sarebbero però inutili se non si procedesse immediatamente a scrivere una legge regionale per adottare la strategia “rifiuti zero”. Recentemente a Macomer si è svolto un importante seminario rivolto alle amministrazioni organizzato dal comitato “Non bruciamoci il futuro” che ha esposto nei dettagli la strategia “rifiuti zero” finalizzata a riprogettare la vita ciclica dei rifiuti considerati non più come scarti ma risorse da riutilizzare come “materie prime seconde” debellando non solo le discariche abusive, ma anche le discariche tout court e la pratica dell’incenerimento.
Purtroppo la stragrande maggioranza degli amministratori legati ai partiti italiani sono ovviamente insensibili al problema e anzi spesso si dimostrano propensi al business dell’incenerimento e delle discariche. Per questo motivo la palla passa nelle mani dei comitati e degli indipendentisti non collusi con i boss degli inceneritori attualmente al governo della Regione.
[…] “Che però non è un effetto, ma la sua mancanza“
Three issues witch are particularly relevant to evaluation of public exprenditure programmes are deadweight, displacement and substitution. We will briefly discuss each of these.
Giovedì 18 giugno, all’Ufficio Turistico (Ex Mercato) di Tempio Pausania, si è tenuto un incontro tra alcuni sindaci galluresi per discutere della situazione del Paolo Dettori di Tempio. Il futuro della sanità gallurese è al centro del dibattito in vista del Piano regionale dei servizi sanitari da presentare al Consiglio che lo approverà entro il successivo 31 ottobre. L’incontro è stato promosso da Nicola Luciano ex Assessore Giunta Frediani e rappresentante “Popolo dei Lucchetti”, nonché organizzatore di un incontro simile nel luglio 2014 dai toni sensibilmente differenti in quanto a preoccupazioni per il Paolo Dettori, l’accentramento olbiese e le incognite del suddetto Piano sanitario. Continua la lettura di Tempio. Sanità: dall’incontro dei sindaci a giugno al Piano di oggi→
Questo pezzo vuole essere l’inizio di una serie di riflessioni sull’indipendentismo e la Sardegna di fronte all’Unione Europea. È d’obbligo cominciare con una riflessione in merito alla Grecia, visto come la vicenda di questo Paese sembra toccare la ragione d’essere dei movimenti di emancipazione nazionale: il diritto all’autodeterminazione dei popoli e alla lotta contro l’oppressione straniera. Continua la lettura di La questione nazionale greca (di Andria Pili)→