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Amministrative. Intervista a Gianluca Collu (ProGreS) sull’alternativa nazionale ai partiti unionisti

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Gianluca Collu, Segretario politico di ProReS, Progetu Repùblica de Sardigna

Da: http://lnx.pesasardignablog.info/2016/05/28/collu-ecco-come-stiamo-costruendo-lalternativa-nazionale-ai-partiti-unionisti/
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Bauladu. Il 2 giugno Assemblea generale contro l’Occupazione militare della Sardegna

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Da http://lnx.pesasardignablog.info/2016/05/23/2-giugno-a-bauladu-assemblea-generale-contro-loccupazione-militare/

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Cagliari: II appuntamento con la Palestina al Centro di quartiere La bottega dei sogni

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Cagliari: II appuntamento con la Palestina al Centro di quartiere La bottega dei sogni

Dopo l’incontro finalizzato alla scoperta della Repubblica Democratica del Congo con l’attivista per i diritti umani John Mpaliza, la Palestina segnerà la seconda tappa di Incontri tra culture. Con La Palestina, letture, musiche, testimonianze e sapori, prosegue dunque il ciclo di appuntamenti mensili di approfondimento in ottica di scambio culturale, promosso dall’Associazione Efys Onlus con la Cooperativa Il Giardino di Clara e l’Associazione Ciclofficina Sella del Diavolo e, di volta in volta, con la collaborazione di altre associazioni del Centro di quartiere La Bottega dei Sogni e le diverse comunità presenti nel territorio cittadino.

L’incontro è in programma per sabato 28 maggio, alle ore 19.00, nella sede del Centro di quartiere “La Bottega dei Sogni” a Cagliari, in Piazzetta Savoia n°4.

Un appuntamento finalizzato a regalare al mondo una narrazione di pace e convivenza e, parafrasando il poeta palestinese Mahmoud Darwish, “pensando agli altri”. A tal proposito, la Comunità Palestinese Sardegna vuole essere un ponte di inclusione tra le culture, ribaltando la narrativa dominante e inquadrando l’arte come forma di resistenza all’occupazione, funzionale alla promozione della storia Palestinese contro l’occupazione dei suoi territori.

Al termine della serata di testimonianze, musica e racconti è prevista una cena con quota di partecipazione minima di 7 euro.

http://www.ilminuto.info/2016/05/cagliari-appuntamento-con-la-palestina-al-centro-di-quartiere-la-bottega-dei-sogni/

Amministrative. Il FIU sostiene Enrico Lobina sindaco con la coalizione civico-indipendentista Cagliari Città Capitale

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Sosteniamo le liste di alternativa nazionale alle prossime amministrative

Le prossime amministrative di giugno saranno un banco di prova di fondamentale importanza.

Da una parte il solito vecchio blocco coloniale con le loro liste civetta, le clientele politiche e le stampelle sedicenti sovraniste che hanno devastato e continuano a devastare la nostra terra, il nostro ambiente e ad impoverire socialmente e culturalmente il nostro popolo.

Dall’altra liste ad ispirazione anticolonialista, indipendentista e antiliberista che non accettano di fare patti con il diavolo e si rimboccano le maniche per costruire o rafforzare concreti percorsi di autogoverno dei territori e delle comunità.

Il Fronte Indipendentista Unidu è nato per garantire la presenza di una forza indipendentista democratica e coerente e sosterrà ovunque queste liste civico-indipendentiste nella convinzione e nelle consapevolezza che si inseriscono nel solco della costruzione di una grande alternativa nazionale da opporre allo schieramento coloniale

Fra le tante coalizioni e liste di questo tipo indichiamo come virtuoso e ispirato a coerenti valori di progressismo, civismo, ambientalismo e indipendentismo il laboratorio Cagliari Città Capitale con Enrico Lobina candidato alla carica di sindaco.

Questa coalizione è stata capace di mettere in campo un grande lavoro di partecipazione democratica dei cittadini al programma elettorale e di attirare importanti forze progressiste su temi politici ruotanti attorno al concetto cardine della sovranità e del diritto all’autodeterminazione.

La campagna elettorale a Cagliari è tanto più importante perché si svolge nella città più popolosa della Sardegna amministrata da un sindaco e da una Giunta comunale che ha fatto della sudditanza al governo centrale e della negazione delle politiche popolari i suoi tratti caratteristici, in barba alle promesse elettorali che avevano incantato tante persone in buona fede.

Il Fronte Indipendentista Unidu invita tutti i suoi simpatizzanti e le migliaia di elettori che gli hanno dato fiducia alle scorse elezioni regionali di sostenere le liste dell’alternativa nazionale sul proprio territorio.

Il TAR conferma tre anni di Fogli di via. Il Comitato contro l’Occupazione militare: “ora momento di unione e forza”

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12 maggio, il TAR ha respinto il ricorso contro i Fogli di via da Sant’Anna Arresi e Teulada.

La motivazione del provvedimento è stata ritenuta “ampiamente e congruamente motivata”, data la presunta pericolosità per la sicurezza pubblica. Si precisa inoltre “che la misura del Foglio di Via obbligatorio è diretta a prevenire reati, piuttosto che a reprimerli”. Si parla di “un’oggettiva e apprezzabile probabilità di commissione di reati”quando si tratta, per la maggior parte, di persone incensurate, alcune delle quali abitano addirittura nelle zone limitrofe. Ci troviamo in una situazione assurda per cui delle persone solo per essere state identificate al di fuori del poligono di Teulada, non possono più tornare in quei luoghi per almeno 3 anni.

Si può cercare all’infinito la differenza tra repressione e repressione preventiva, sta di fatto che alcuni dei suddetti fogli di via sono stati notificati, guarda caso la mattina del 3 novembre, con il chiaro intento politico di compromettere la riuscita del corteo. Ancora una volta apprezziamo la corrispondenza tra giustizia formale e ingiustizia sostanziale.
Una giustizia che vede il pericolo in chi lotta per poter camminare liberamente sulla propria terra e non in chi la devasta con le bombe. Questa sentenza del TAR, che riprende la linea politica della Questura di Cagliari nei confronti del movimento contro le basi, ne è la prova lampante.

Recentemente come comitato studentesco siamo stati vittime di una perquisizione orchestrata dai militari ed eseguita del PM Pani, anch’essa si iscrive in un contesto di attacco alla libertà dei sardi di poter decidere le sorti del loro territorio e ne limita le libertà ma sopratutto la possibilità di informarsi di quando viene sparato e di quello che viene sparato in Sardegna durante le esercitazioni.

E’ in momenti come questo che il movimento che lotta contro le basi militari deve mostrarsi più unito e forte. Per questo abbiamo deciso tra aprile e maggio un tour che ha toccato diversi territori e che si concluderà il 2 giugno ad Oristano con l’Assemblea Generale Sarda contro l’occupazione militare della Sardegna

Elezioni universitarie. Scida – GI e Link Cagliari in alternativa al duopolio UDU-CL

Il 18 e il 19 maggio si svolgeranno le elezioni universitarie nell’Ateneo cagliaritano. Abbiamo intervistato Andrìa Pili sulla strategia e sulle proposte dell’organizzazione indipendentista giovanile Scida che si presenta con il suo simbolo.

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  • Quali sono i punti più importanti del vostro programma elettorale?

Il nostro programma generale – per gli organi centrali – è incentrato su tre punti fondamentali: la parità tra la lingua sarda e la lingua italiana; la concezione di un ateneo di Cagliari posto al servizio dello sviluppo della Sardegna, quindi la rottura della sua collaborazione con i soggetti responsabili del nostro sottosviluppo (dalle multinazionali all’Esercito Italiano), l’obiettivo di un ruolo attivo in supporto della nostra economia e l’elaborazione di una didattica più diretta alla conoscenza della nostra realtà; l’idea di Università pubblica, perché gli studenti sardi siano posti nelle condizioni di esercitare il proprio diritto allo studio, al di là delle condizioni sociali di svantaggio o delle proprie difficoltà formative.

  • Avete stretto un’alleanza con la lista Link per spezzare il duopolio UDU-CL. Quali sono i termini dell’accordo?

L’accordo tra noi e la Link Cagliari, riguardo queste elezioni, è stato reso possibile da alcune condizioni: la nostra non competizione (Scida si presenta per i consigli studenteschi e gli organi centrali; Link Cagliari presenta un proprio candidato al CNSU, in cui la nostra lista non potrebbe candidarsi); la comune avversione alle due organizzazioni maggioritarie; la comune indipendenza del movimento studentesco dai partiti di potere, dunque la non compromissione della Link con i partiti responsabili della nostra dipendenza; la nostra comune visione di Università pubblica, contro il modello educativo neoliberale. Ognuno dei gruppi si è impegnato a farsi carico delle domande dell’altro: ad esempio, abbiamo chiesto che il loro candidato si faccia carico, se eletto, di richiedere una riforma del CNSU che permetta un collegio unico per la nostra isola e di proporre delle mozioni in favore di maggiori competenze della Regione Autonoma in materia di istruzione e ricerca. Inoltre, noi abbiamo intenzione di portare non solo le richieste degli studenti «indipendentisti» ma anche di coloro che- da un punto di vista progressista- non si sentono rappresentati dal duopolio della rappresentanza formale. Anche per questo, la nostra collaborazione non si fermerà a queste elezioni: la costruzione dell’Università sarda, contro la dipendenza ed il neoliberismo, passa necessariamente dalla creazione di una nuova fase del movimento studentesco sardo, ostile all’oligarchia politica e accademica, in cui il nostro diritto all’autodeterminazione sia centrale.

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  • Esistono molti legami fra Università e ricerca e produzione bellica. Scida che posizione ha in merito?

Nel nostro programma abbiamo chiesto la modifica del Codice Etico d’Ateneo per impedire questi legami tra l’Università di Cagliari e la guerra imperialista. Inoltre, chiediamo che il nostro ateneo esca dal Distretto Aerospaziale della Sardegna, di cui abbiamo sempre denunciato il ruolo nella riqualificazione in senso militarista del Poligono di Quirra. La nostra Università ha anche stabilito delle relazioni con il Technion, istituto tecnologico sionista implicato direttamente nell’oppressione palestinese, tramite la prorettrice Micaela Morelli (la quale, oltre che farmacologa, è anche una dirigente soriana del PD sardo); abbiamo chiesto di bloccare questa collaborazione e di impedirne altre con gli atenei israeliani, in quanto- alla luce della recente presenza dell’Esercito sionista nelle esercitazioni militari in Sardegna- riteniamo che esse finiranno per toccare anche direttamente l’ambito bellico (pensiamo ai droni). Opporci alla collaborazione tra UniCa e Israele significa opporsi all’oppressione del popolo palestinese e del popolo sardo; un grande esempio di internazionalismo applicato e non astratto.

 

Analisi. Per un’assemblea generale sarda contro l’occupazione militare

Per un’assemblea generale sarda contro l’occupazione militare
 
E’ possibile costruire un movimento di massa contro l’occupazione militare in Sardegna? Il documento in questione è stato creato dopo settimane di discussione all’interno del comitato studentesco contro l’occupazione militare, vuole essere un’occasione di dibattito per lanciare insieme un’assemblea generale in cui confrontarsi e costruire un lavoro coordinato e continuativo. Abbiamo suddiviso il documento in paragrafi in modo da affrontare in maniera analitica ciascun aspetto e riuscire ad offrire una piattaforma di discussione da cui partire.

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Comitato studentesco contro l’occupazione militare in Gallura per tre incontri

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Comitato studentesco contro l’occupazione militare in Gallura per tre incontri a Viddalba, Tempio e Olbia

Il Comitato studentesco contro l’occupazione militare della Sardegna sarà in Gallura per tre incontri. Dopo gli incontri pubblici del Comitato in tante comunità sarde, prosegue il lavoro territoriale nella lotta contro l’occupazione militare e lo sfruttamento bellico della Sardegna La prospettiva è quella di allargare e approfondire il dibattito, informando le comunità e proseguendo in modo capillare la costruzione dal basso di un fronte contro l’occupazione militare che unisca la parte più responsabile dei nostri territori, unico modo per proseguire efficacemente la lotta contro il meccanismo di guerra imperialista della NATO e la Difesa italiana. Tutto il movimento contro l’occupazione militare in Sardegna ha ottenuto importanti – seppur parziali – vittorie, come la lotta contro STAREX a Decimomannu e, successivamente, con una vera e propria interruzione di esercitazione il 3 Novembre scorso per la Trident Juncture, dove – contestualmente alle cariche delle forze dell’ordine – il taglio delle reti e l’intrusione di alcuni militanti hanno interrotto prima del termine previsto la più importante esercitazione dell’Alleanza Atlantica dal crollo del Muro di Berlino. Il movimento contro l’occupazione militare è più attivo che mai ma, per quanto fondamentale sia quanto fino ad oggi, è tutt’altro che sufficiente a liberare la Sardegna dal giogo della militarizzazione; per queste ragioni il Fronte Indipendentista Unidu ha appoggiato da subito il Comitato studentesco contro l’occupazione militare in un’azione politica e informativa strutturata in tutto il territorio nazionale sardo.

Le tappe galluresi si svolgeranno secondo il seguente ordine:

– Viddalba, mercoledì 11 Maggio Sala congressi comunale, ore 18:00.

– Tempio Pausania, giovedì 12 Maggio, Sala convegni Officina dei Ragazzi (ex Biblioteca comunale), Parco delle Rimembranze, ore 18:30.

– Olbia, venerdì 13 Maggio, Expo di Olbia, ore 16:00. Via porto romano n. 1.

Lu Comitatu di li studianti contr‘ a l’occupazioni militari di la Saldigna sarà in Gaddhura pa tre siduti pùbblichi. Dapoi di l’attoppi cun lu Comitatu in tanti comunitai saldi, sighi cussì lu trabaddu tarratòriali illa gherra contro l’occupazioni militari e lu sfruttamentu ghirreri di la Saldigna. La caminu è chissu d‘allalgà e apprufundì la irrasgiunata, infulmendi li comunitai e sighendi in modu fittu a fraicà un fronti contr‘ a l’occupazioni militari chi aunia e ulganizzigghja la palti più cuscinziosa di li tarratòri nostri, sola manera pa sighì cun pruvettu la gherra contr‘ a lu sistema di gherra imperialista di la NATO e di la Difesa italiana. Tuttu lu Muimentu contr‘ a l’occupazioni militari ha uttinutu impultanti – puru si palziali – suzzessi, comu la gherra contr‘ a STAREX a Decimomannu e, dapoi, l’aè filmatu la dì 3 di Sant’Andria passatu la Trident Juncture, undi – insembi a li carrighi di li folzi di polizia – lu taddu di l’irrezi e l’intrata di tanti militanti ani filmatu innanzi a l’ora priiduta l‘eselcitazioni più manna di l’Alleanza Atlantica da lu Muru di Berlino a ogghj. Lu Muimentu contr‘ a l’occupazioni è sempri più attivu ma, pa cantu impultanti sia cantu fattu finz‘ a ogghj, no è pa nudda bastanti pa libbarà la Saldigna da lu ghjuali di la militarizzazioni; pa chisti muttii lu Fronte Indipendentista Unidu ha datu da subbitu l‘ala a lu trabaddu di lu Comitatu di li studianti pa un’azioni politica e infulmativa stutturata in tuttu lu tarratòriu nazionali saldu.

L’attoppi gaddhuresi so prriduti sigundu l’oldini chi sighi:

  • Viddaecchja, malcuri 11 Maggghju, Sala congressi comunale, a li 6 di sirintina (18:00).
  • Tèmpiu Pausania, ghjoi 12 Magghju, Sala convegni Officina dei Ragazzi (ex Biblioteca comunale), Parco delle Rimembranze, a li 6 e mezu di sirintina (18:30).
  • Tàrranoa, Vennari 13 Magghju, Expo di Olbia, a li 4 di sirintina (16:00). Via Porto romano n. 1.

Sassari. Il Maggio di S’idealibera, Umparemmu: ciclo di formazione politica

Culletivu S'IdeaLìberaUMPAREMMU, atopu di ciarra purìtigga, di Culletivu S’IdeaLìbera

  • SOCIALISMO SCIENTIFICO con introduzione di Cristiano Sabino (6 e 7 maggio)
  • INDIPENDENTISMO E ANTICOLONIALISMO con introduzione di Andrìa Pili
  • ANARCHISMO con introduzione di Costantino Cavalleri

Abbiamo deciso di organizzare una serie di discussioni mirate ad un dialogo su alcuni temi politici, storici e filosofici a noi cari, sentendo la necessità di fare chiarezza su alcuni termini imprescindibili del nostro agire, col fine di leggerne assieme il significato e crescere reciprocamente.

Di volta in volta discuteremo tematiche come ad esempio: rivoluzione e rivolta, socialismo -anarchismo e comunismo-, autodeterminazione dei popoli, anticolonialismo e indipendenza, lotte di emancipazione sociale e autodeterminazione dell’individuo, sistema carcerario e repressione.

Vogliamo evitare lo svuotamento concettuale del nostro linguaggio politico corrente, il cui lessico ha sofferto di impoverimento, banalizzazione e mistificazione negli ultimi quarant’anni creando una generazione politicamente analfabeta, fatalista e qualunquista.

Vogliamo riportare la discussione politica nella vita quotidiana, partendo dai concetti e dalle contraddizioni di base, adoperandoci affinché la discussione non sia circoscritta agli incontri ma continui a crescere fuori da essi, facendo nascere nuove analisi, una nuova estetica e nuovi modi di comunicare.

Come stimolo aggiunto alla discussione sarà presente per ogni incontro un ospite scelto dal collettivo per la sua preparazione sull’argomento. Gli incontri non saranno lezioni, ma una discussione orizzontale ed assembleare di crescita collettiva.

A lenu a lenu ma sighimmu!

Culletivu S’IdeaLìbera – Via Casaggia, 12 – Sàssari vèciu.