Gramsci, Fascismo e Massoneria [1925]

Gramsci
Illustrazione di Salvatore Palita

Gramsci, Fascismo e Massoneria

Gramsci parla alla Camera della legge sulle associazioni segrete (Legislatura XXVII – prima sessione – discussioni tornata 16 maggio 1925)

“Il disegno di legge contro le società segrete è stato presentato alla Camera come un disegno di legge contro la Massoneria: esso è il primo atto reale del Fascismo per affermare la sua rivoluzione. Noi, come Partito Comunista, vogliamo ricercare non solo il perché della presentazione del disegno di legge contro le organizzazioni in generale, ma anche il significato del perché il Partito Fascista ha presentato questa legge come una legge rivolta prevalentemente contro la Massoneria. Noi siamo tra i pochi che abbiano preso sul serio il Fascismo, anche quanto il Fascismo sembrava fosse solamente una farsa sanguinosa, quando intorno al Fascismo si ripetevano i soliti luoghi comuni sulla “psicosi di guerra”, quanto tutti i partiti cercavano di addormentare la popolazione lavoratrice presentando il Fascismo come un fenomeno superficiale, di brevissima durata. Nel novembre 1920 abbiamo previsto che il Fascismo sarebbe andato al potere – cosa allora inconcepibile per i fascisti stessi – se la classe operaia non avesse fatto in tempo ad infrenare, con le armi, la sua avanzata sanguinosa.

Il Fascismo, dunque, afferma oggi praticamente di voler “conquistare lo Stato”. Cosa significa questa espressione ormai diventata luogo comune? E che significato ha, in questo senso, la lotta contro la Massoneria?”

[…] “La realtà è, dunque, che la legge contro la Massoneria non è prevalentemente contro la Massoneria: coi massoni il Fascismo arriverà facilmente ad un compromesso”.

[…] “Il Fascismo non è riuscito completamente ad attuare l’assorbimento di tutti i partiti nella sua organizzazione. Con la Massoneria ha impiegato la tattica politica del noyautage, poi il sistema terroristico dell’incendio delle Logge, e infine impiegato l’azione legislativa oggi, per cui determinate personalità dell’alta banca o dell’alta burocrazia finiranno con l’accordarsi ai dominatori per non perdere il loro posto, ma con la Massoneria il governo fascista dovrà venire ad un compromesso. Come si fa quando il nemico è forte? Prima gli si rompono le gambe, poi si fa il compromesso in condizioni di evidente superiorità”.

[…] Onorevole Gramsci, questo concetto lo ha ripetuto tre o quattro volte! Non siamo dei giurati, a cui occorre ripetere molte volte la stessa cosa.

“Bisogna ripeterlo invece; bisogna che lo sentiate fino alla nausea. [Interruzioni – Rumori]…e vincerà il Fascismo”. [Commenti].

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